Coronavirus in Puglia, ecco le disposizioni di protezione individuale: in arrivo 500mila mascherine

In attesa di nuove scorte, la Regione Puglia e le Asl hanno acquisito 500mila mascherine. Lo comunica il direttore del Dipartimento Salute, Vito Monta

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In attesa di nuove scorte, la Regione Puglia e le Asl hanno acquisito 500mila mascherine. Lo comunica il direttore del Dipartimento Salute, Vito Montanaro. «L’uso consapevole, misurato e ottimizzato dei dispositivi di protezione individuale – spiega tra gli operatori dipendenti del Sistema Sanitario Regionale è fondamentale in questo momento di emergenza per Coronavirus. L’epidemia in corso da SARS-CoV-2 secondo quanto la stessa OMS ha dichiarato il 27/2/2020 ha messo in crisi il sistema di produzione dei DPI a livello mondiale per l’aumentata domanda». Per questo, sin da subito «l’obiettivo è stato quello di considerare la salute e la protezione dell’operatore sanitario quale pilastro per la tenuta del sistema sanitario pugliese, in una logica integrata», prosegue Montanaro. «Con la progressione dell’epidemia a livello nazionale – continua – nei giorni successivi sono state inoltrate a tutte le Asl, Policlinici universitari e IRCCS le linee di indirizzo specifiche in grado di ottimizzare il consumo dei dispositivi ed il loro corretto uso». I dispositivi sono stati destinati, prioritariamente, agli operatori maggiormente esposti al rischio da COVID-19 ed in particolare ai servizi di 118, Pronto Soccorso, Malattie Infettive, Rianimazione, Diagnostiche, Operatori dei Dipartimenti di Prevenzione che effettuano i tamponi, SCAP, Continuità Assistenziale ed ogni altro servizio coinvolto nella catena del percorso diagnostico terapeutico.

NUMERI UTILI 

Numero verde della Regione 800.713.931 per informazioni sul Coronavirus attivo tutti i giorni dalle 8 alle 22

Numero verde del ministero della Salute 1500 attivo h24

Dipartimenti di Prevenzione delle Asl pugliesi:
Bari 800.055.955
Bat 0883.299502
Foggia 0881.884018
Brindisi 338.5747395
Taranto: 333.6166842
Lecce: 0832.215318

LE PROCEDURE – Chi è stato in Cina, Corea del Sud, Iran, Hong Kong, Giappone e Singapore, oppure nei comuni zona rossa di Lombardia (Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo, Castiglione D’Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia, Terranova dei Passerini), Veneto (Vò) e San Marco in Lamis deve avvertire il medico di famiglia per telefono o mail e osservare l’obbligo di permanenza domiciliare.

Chi negli ultimi 14 giorni è stato in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, o dalle province di Savona e Pesaro-Urbino, deve riferirlo, al medico di famiglia o al dipartimento di Prevenzione della Asl.

I pazienti senza sintomi possono farlo compilando il modulo online all’indirizzo: www.sanita.puglia.it/autosegnalazione-coronavirus

Prima di accedere all’ambulatorio, il medico di famiglia, il pediatra di libera scelta o la guardia medica devono fare un triage telefonico per la valutazione del paziente

Le persone con sospetto Coronavirus non possono accedere ai pronto soccorso se ci sono tende o container per il pre-triage

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