15,20 MILIONI IN CAPITANATA, COL FONDO MANUTENZIONE STRADE E CON GLI ALTRI FONDI DEL MINISTERO.

Ora la Provincia di Foggia si attivi immediatamente per programmare gli interventi perché finalmente ci sono le risorse econ

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Ora la Provincia di Foggia si attivi immediatamente per programmare gli interventi perché finalmente ci sono le risorse economiche.

“Il Milleproroghe ha stanziato 95 milioni di euro con il Fondo manutenzione Strade e il Ministero dei Trasporti ha pronti ulteriori 900 milioni di euro complessivi, programmati per le varie province tenendo conto della rete viaria, del tasso di incidentalità e della vulnerabilità di alcuni tornanti e strade rispetto ai fenomeni di dissesto idrogeologico.  La ripartizione è stata già fissata in 50 milioni per l’anno 2020, 100 milioni per l’anno 2021 e ben 250 milioni di euro per gli anni dal 2022 al 2024. Alla Puglia sono destinati 63,11 milioni di euro, se si considerano i due stanziamenti, di cui 15,20 milioni alla sola provincia Foggia, che notoriamente ha più problemi di dissesto idrogeologico ed è zona rossa nelle mappe”.

È quanto rilevano i portavoce del M5S Lovecchio, Menga, Pellegrini, Faro, Naturale, Giuliano e Troiano.

“Ci auguriamo che la Provincia di Foggia si attivi al più presto per far partire gli interventi perché oggi non è più tempo dei lamenti, ma è tempo del fare. Così come ci eravamo impegnati- continuano i parlamentari pentastellati – abbiamo fatto arrivare i finanziamenti del Governo per realizzare le opere fondamentali per il nostro territorio che contribuiranno alla sua valorizzazione turistica e sociale. La Provincia di Foggia ha appena deliberato lo schema triennale dei lavori pubblici e auspichiamo che la macchina amministrativa, gli uffici, si attivino subito per dare risposte ai cittadini di Capitanata e dare inizio presto alle gare e ai lavori. Con questi stanziamenti, sommati a quelli del Cis e ad altre misure di intervento, il Governo sta cercando di colmare il profondo gap infrastrutturale di questa provincia rispetto al resto del Paese, gap che ne limita le capacità strategiche e le possibilità di sviluppo”.

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