Regionali, FdI annuncia candidatura Fitto. Emiliano: «Sarà derby Bari-Lecce». Lega: «Troveremo nome giusto»

«Nel rispetto degli accordi assunti con gli alleati che, oltre all’Emilia-Romagna e alla Calabria, riguardano tutte le altre Regioni nelle quali si vo

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«Nel rispetto degli accordi assunti con gli alleati che, oltre all’Emilia-Romagna e alla Calabria, riguardano tutte le altre Regioni nelle quali si voterà nel 2020, Fdi conferma il proprio sostegno, con convinzione e impegno», alle candidature di Lucia Borgonzoni e di Jole Santelli. «Allo stesso tempo, sempre in base agli accordi assunti – che assegnano a Fdi l’indicazione dei candidati per Puglia e Marche – annunciamo le candidature di Raffaele Fitto per la Puglia e di Francesco Acquaroli per le Marche». Lo si legge in una nota.

«Come sempre – prosegue la nota -, Fratelli d’Italia sarà coerente e leale rispetto agli impegni presi con gli alleati del centrodestra, e siamo certi che anche loro sapranno fare altrettanto. Lavoreremo insieme, con convinzione ed entusiasmo, per vincere in tutte le Regioni e garantire ai cittadini dei governi alternativi alla sinistra».

LA POSIZIONE DI EMILIANO – «Il centrodestra riparte da vent’anni fa, ritorna al passato. Evidentemente in questi anni non è accaduto nulla, d’altra parte è evidente a tutti che non era accaduto nulla, a Bari, dove addirittura hanno dovuto candidare una persona che non faceva parte della loro tradizione politica e adesso tornano a Fitto». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, commentando la candidatura di Raffaele Fitto per il centrodestra alle prossime elezioni regionali, a margine della una visita a Bari del ministro Dario Franceschini.

«Non era possibile fare diversamente credo, – ha aggiunto Emiliano – perché mentre io sto cercando di lanciare nel futuro i tanti sindaci che in questi anni sono cresciuti e sono diventati bravi – Bari, Lecce, Brindisi, Taranto, Trani, Barletta – nel centrodestra sono dovuti tornare indietro fino a Fitto. Sono tornati indietro e adesso si ricomincia».

«Certamente è un bel derby Bari-Lecce molto carino» e «certamente è il migliore dei loro». È il commento del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, alla notizia della ufficialità della candidatura di Raffaele Fitto per il centrodestra alla presidenza della Regione alle elezioni del 2020. Emiliano lo ha detto entrando a Palazzo di Città dove incontrerà con il sindaco di Bari il ministro per i Beni culturali Dario Franceschini.

«Sarà una bella partita, molto interessante – ha detto Emiliano -. Devo dire che era inevitabile. Avevo detto diversi mesi fa che io e Fitto eravamo condannati a candidarci e adesso questa cosa si è realizzata». «Fitto dimostra tanta generosità nel candidarsi, – ha aggiunto il governatore – perché non credo che fosse per lui conveniente tornare sul luogo del delitto. Lo fa per generosità e per senso del dovere. Speriamo che sia contento».

«Le primarie del 12 gennaio a questo punto sono ancora più importanti: noi scegliamo i nostri candidati per le prossime elezioni regionali qui in Puglia, non ce li facciamo scegliere né a Roma né a Milano». Lo ha detto il governatore Michele Emiliano commentando l’annuncio della candidatura di Raffaele Fitto a presidente per il centrodestra alle prossime regionali in Puglia. Emiliano ha quindi rivolto “un invito a tutti i pugliesi a partecipare alle primarie del 12 gennaio e a scegliere il candidato, in modo tale da assicurare una coerenza stretta tra gli interessi del nostro territorio e chi governerà la Regione in futuro».

Per la scelta del candidato presidente del centrosinistra a gennaio si sfideranno in primarie di coalizione lo stesso Emiliano, poi Elena Gentile, già europarlamentare, il consigliere regionale Fabiano Amati e il sociologo Leonardo Palmisano.

LE PAROLE DI AMATI – «Emiliano e Fitto hanno già fatto vedere ciò che sanno fare. Solo se vinco le primarie i pugliesi potrebbero decidere il risultato di un derby vero, quello tra una soluzione nuova e una già vista». Lo afferma in una nota il consigliere regionale Fabiano Amati, candidato alle primarie del centrosinistra in programma il 12 gennaio, che fa appello «anche a quelli che dal centro-destra aspirano a scegliere per la propria regione qualcosa di nuovo».
«La Puglia – argomenta Amati – è una regione così creativa e ricca di risorse che non può ritrovarsi a scegliere nel 2020 tra due persone che si disputavano la scena politica regionale sin dal quinquennio 2000-2005. Per evitare questo destino c’è un’unica soluzione. Scegliermi il 12 gennaio alle Primarie aperte a tutti, anche a quelli che dal centro-destra aspirano a scegliere per la propria regione qualcosa di nuovo».
«Se non dovessi vincere le primarie del prossimo 12 gennaio – aggiunge – i pugliesi sarebbero costretti a scegliere tra due personalità che hanno già mostrato le loro ricette per governare la regione. Abbiamo invece bisogno di far fuori i problemi che in un modo o nell’altro entrambi non hanno saputo affrontare, per far entrare soluzioni nuove e più nette sul problema delle liste d’attesa, rifiuti, Xylella, celerità della spesa, edilizia pubblica, Aqp».

IL COMMENTO DI GIORGIA MELONI – «Pensiamo che Raffaele Fitto in Puglia e Francesco Acquaroli nelle Marche siano due candidature estremamente competitive e siamo al lavoro su tutte le Regioni. Anche questi nomi fanno parte di un accordo generale che avevamo preso da qualche settimana». Così la presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni parlando delle prossime regionali, a margine di un’iniziativa a Roma.

LA NOTA DELLA LEGA – «Sono certo che al momento giusto la nostra coalizione troverà il nome giusto per vincere le prossime elezioni regionali in Puglia, liberando la regione dalla sinistra e da Emiliano. In questi giorni è in atto un intenso confronto per trovare le migliori soluzioni per vincere in tutte le regioni che andranno al voto, nel rispetto di tutti gli alleati e attraverso le scelte che assumeranno insieme e in maniera condivisa i leader nazionali Salvini, Berlusconi e Meloni». Lo afferma il segretario regionale della Lega Puglia Luigi D’Eramo.

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