ATTERRAGGIO FUORI CAMPO PER VELIVOLO A PILOTAGGIO REMOTO “PREDATOR A+” DI AMENDOLA

L’assetto, che ha perso potenza al motore subito dopo il decollo dalla base pugliese, è stato condotto in sicurezza fino all’atterraggio su un’area no

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L’assetto, che ha perso potenza al motore subito dopo il decollo dalla base pugliese, è stato condotto in sicurezza fino all’atterraggio su un’area non abitata

Un aeromobile a pilotaggio remoto “Predator A+” del 32° Stormo di Amendola ha effettuato intorno alle 13,30 di oggi un atterraggio fuori campo in una zona non abitata attigua alla base aerea pugliese, dalla quale era decollato pochi minuti prima per una missione di addestramento.

Subito dopo il decollo, a seguito di una perdita di potenza al motore, il pilota – dalla stazione di controllo a terra (ground control station) del velivolo – ha prontamente interrotto la missione, conducendo lo stesso in sicurezza e sulla base di consolidate procedure di emergenza verso un’area non abitata ed idonea all’atterraggio.

Sul luogo, un terreno agricolo, è prontamente intervenuta una squadra di emergenza dello Stormo, che ha verificato che non vi fossero effettivamente persone o cose coinvolte. Il velivolo è in buone condizioni e verrà presto rimosso dal campo.

La Forza Armata, come di consueto in questi casi, analizzerà tutti gli aspetti relativi all’accaduto per appurarne le cause attraverso una commissione interna per gli aspetti di sicurezza volo.

L’Aeronautica Militare, attraverso il 28° Gruppo “Le Streghe” del 32° Stormo di Amendola, impiega due tipologie di aeromobili a pilotaggio remoto – MQ9-A (Predator “B”) e MQ1-C (Predator “A+”) – per attività di intelligence, ricognizione e sorveglianza (ISR). A partire dal 2005, il 28° Gruppo ha operato ininterrottamente e con successo in tutte le principali operazioni fuori dai confini nazionali a cui l’Aeronautica Militare ha preso parte, in particolare: “Antica Babilonia” in Iraq, “Unified Protector” in Libia, NATO “Joint Enterprise” in Kosovo, nell’ambito della missione ISAF (International Security Assistance Force) in Afghanistan, nel Mediterraneo nel contesto delle operazioni militari e umanitarie “Mare Nostrum”, “Mare Sicuro”, “EUNAVforMED” e, tuttora, in Kuwait nell’ambito dell’operazione multinazionale di contrasto all’ISIS “Inherent Resolve”.  Numerose, inoltre, le attività di supporto alla sicurezza interna, tra cui quelle per il “G8” svolto nel 2009 presso L’Aquila e per il “Giubileo Straordinario della Misericordia” dal 2015 al 2016, nonché il supporto ad altri Dicasteri per compiti di contrasto alla criminalità e al fenomeno di roghi tossici in Campania.

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