Curiosando qua e là tra le pagine della storia sipontina, mentre mi si parano dinanzi santi ed eroi della nostra terra, ad un certo punto può anche ca
Curiosando qua e là tra le pagine della storia sipontina, mentre mi si parano dinanzi santi ed eroi della nostra terra, ad un certo punto può anche capitare che il sacro trascenda nel profano in maniera così imprevedibile da fare una scoperta sorprendente: è di Manfredonia la regina delle riviste hard in Italia, colei che ruppe tutti i tabù degli anni ’60, dal sesso a temi come il divorzio e l’aborto.
Lei si chiama Adelina Tattilo e la sua è una ‘favola sexy’. Nacque nel 1928 a Manfredonia da una famiglia profondamente cattolica ed emigrò nel Nord dell’Italia, ad Ivrea, dove studiò presso un istituto di suore in cui conseguì la maturità classica. Nel pieno dell’epoca in cui tra i banchi si studiava economia domestica per rendere la donna il perfetto angelo del focolare, Adelina incontrò un uomo che cambiò per sempre il corso della sua vita: Rosario Balsamo, detto Saro, pioniere della stampa erotica italiana. Con Saro, Adelina si sposò e, mentre metteva su famiglia, seguì passo passo la carriera del marito fondando le riviste erotiche Men e Playmen che fecero letteralmente breccia in una società improntata su vizi privati e pubbliche virtù.
Saro, travolto dall’onda del successo, come raccontano le cronache dell’epoca, iniziò ad avere amanti e a sperperare il proprio patrimonio. Adelina Tattilo, la ragazza di Manfredonia che aveva studiato dalle suore e sembrava nata per una vita casa e chiesa, decise però di non seguire le pratiche del tempo. Non volle stare in silenzio per salvaguardare l’onore della propria famiglia. Divorziò e prese le redini di Playmen che rilevò fondando una casa editrice a cui diede il suo nome (Tattilo Editrice).
Era il 1969 e, negli anni in cui le donne imprenditrici in italia erano una rarità, così come le donne divorziate, la sipontina Adelina, bellissima ed elegante signora, iniziò la sua carriera ingaggiando una battaglia ideologica per “liberare” i costumi sessuali degli italiani.
Con la rivista Playmen vinse una sfida contro Hugh Hefner, inventore in America di Playboy (la cui vendita in Italia era vietata), che la accusò di plagio. Ma Playmen non era solo una rivista di nudo: tendeva ad esaltare anche la cultura. Vi erano articoli con le firme di giornalisti di rilievo come Maurizio Costanzo (che si occupava della sezione riguardante il teatro), vignette di veri e propri artisti come Milo Manara, ma anche di letterati come Calvino, Moravia, Bevilaqua e persino Dacia Maraini.
All’iniziò degli anni ’70 la rivista, nonostante continuasse a collezionare denunce e sequestri per via delle censure dell’epoca, arrivò a stampare oltre 450.000 copie a settimana e Adelina Tattilo fu annoverata tra i più importanti imprenditori al mondo, intervistata da Time e menzionata dall’Onu tra le donne più importanti del pianeta.
Molte attrici agli esordi della loro carriera hanno ‘debuttato’ sulle pagine patinate a colori di Playmen: la cantante Patty Pravo, l’attrice francese Brigitte Bardot, l’attrice Ornella Muti, la showgirl Pamela Prati (molto tempo prima di conoscere il suo Mark Caltagirone), la cantante Amanda Lear e tante altre. Oltre a Playmen, Adelina ha dato vita ad altre riviste e coprodotto film, mescolando temi tipicamente femministi, come l’aborto, a moda e a politica.
Gli anni ’90 segnarono il declino di Playmen e delle riviste erotiche in generale. Con l’avvento dei porno in vhs e in dvd l’impero di carta che aveva creato franò. Così nel 2001 Playmen dovette chiudere i battenti.
Adelina si è spenta a Roma per un male incurabile nel 2007, all’età di 78 anni. Nel 2018 Dario Biagi, figlio del giornalista Enzo, in un libro dal titolo ‘Adelina Tattilo. Una favola sexy’, ne ha raccontato la vita, degna di un film.
In un’intervista dichiarò: “Ero una donna sposata, di famiglia cattolica osservante, e con tre figli da crescere. Non fu certo facile, ma non cambierei una virgola della mia vita. Sono stata per un lungo periodo una delle donne più famose del mondo e nel mio piccolo credo di aver contribuito a svecchiare la società di allora.”
Lei è Adelina Tattilo, e la sua incredibile storia ebbe inizio sulle rive del golfo di Manfredonia.
Maria Teresa Valente
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