Aeroporto Foggia, non basta la pista: «Pianificare voli»

Siamo fermi alla pista da allungare, mentre il mondo va avanti. Vola Gino Lisa riunisce in Camera di commercio gli operatori del territorio (pochini),

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Siamo fermi alla pista da allungare, mentre il mondo va avanti. Vola Gino Lisa riunisce in Camera di commercio gli operatori del territorio (pochini), presenta il piano industriale 2020, quello pomposamente definito «per la ripresa dei voli» da 1,3 milioni di passeggeri. Quel piano è un elenco di buone intenzioni, una lavoro studiato nei minimi particolari, frutto anche di notti insonni perchè fatto con passione da attivisti che svolgono tutt’altro lavoro nella vita. Quel piano dice preliminarmente che «i primi voli da attivare per il Gino Lisa nell’ambito del Sieg (il servizio a contribuzione pubblica: ndr) sono i collegamenti con Milano Malpensa e Venezia per coprire le due direttrici a Ovest e a Est», puntualizza Angelo Stilla il direttore tecnico.
È la proposta del territorio, presentata da un gruppo di appassionati non dalla città intera. Ma questo non è un piano per sognatori e poi Regione e Aeroporti di Puglia non avevano sempre lamentato una certa disaffezione dei foggiani al tema dell’aeroporto?

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