I COMMISSARI DELLA RESTAURAZIONE

UN COMMISSARIO all’Area sviluppo industriale (ASI) di Foggia. E’ stato nominato dalla giunta regionale in sostituzione del “presidente inconferibile”

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UN COMMISSARIO all’Area sviluppo industriale (ASI) di Foggia. E’ stato nominato dalla giunta regionale in sostituzione del “presidente inconferibile” Angelo Riccardi, ex sindaco di Manfredonia. Un prefetto di prestigio, di grande spessore professionale, con un ricco e autorevole curriculum di incarichi importanti. Il funzionario giusto, al posto giusto, al momento giusto. Santi Giuffrè, palermitano ma con esperienze in tutta Italia, contrassegna un passaggio fondamentale in un contesto in cui l’intrigo, l’opacità, la trasversalità avevano ridotto un ente di grande valenza non solo economica, ad una consorteria di <basso profilo> nella quale i giochi individuali erano predominanti rispetto agli interessi pubblici fondamentali.
Il prefetto Giuffrè arriva all’ASI con il non tanto malcelato compito di ripristinare l’ordine, la legalità, la trasparenza e dunque l’operatività di un ente fondamentale nel contesto dello sviluppo della provincia della quale magna pars è l’area di Manfredonia.
AD AGEVOLARGLI il compito l’azzeramento delle incrostazioni che si erano formate con operazioni che l’ANAC, il TAR del Lazio e la stessa Regione Puglia hanno spazzato via vincendo le resistenze ad oltranza pretestuosamente sostenute dall’asse Riccardi-Marseglia fino a quando, proprio quest’ultimo, nella sua qualità di responsabile dell’anticorruzione dell’ASI, ha provveduto, sia pure sotto la minaccia del deferimento alla magistratura, a dichiarare nulli gli atti dell’assemblea dell’ente i cui componenti dovranno ora affrontare le conseguenze di una condotta contraria alle normative vigenti
UNA VICENDA ascrivibile al malcostume politico così come del resto a tale ambito è riconducibile la drammatica fine dell’amministrazione comunale di Manfredonia protagonista anche qui Angelo Riccardi, mandato a casa anzitempo con l’ente comunale ormai sull’orlo del dissesto finanziario conclamato da un Piano di rientro pluriennale che condanna la città ad una pesante quarantena decennale con decine di milioni di debiti addossati ai cittadini.
ANCHE a Manfredonia è arrivato un commissario, il prefetto Vittorio Piscitelli, di nomina prefettizia anch’egli con un curriculum di tutto rispetto variegato di incarichi importanti nelle diverse amministrazioni dello Stato. Compito non facile il suo: dovrà trovare il bandolo nei meandri di un intricato e farraginoso impianto amministrativo infarcito di numeri e manovre che alla prova dei fatti danno ragione a quei consiglieri che li hanno definiti <falsi>. Anche alla Casa di riposo “Anna Rizzi” è arrivato un commissario inviato dalla Regione.
E COMMISSARI sono anche quei funzionari di polizia, di prefettura e della Guardia di finanza facenti parte della Commissione di accesso agli atti amministrativi del comune che indaga su questi ultimi anni di governo cittadino a caccia di scheletri e connivenze scomode. Una indagine complessa, delicata, le cui conclusioni saranno rese note a breve.
NON BASTA. C’è anche un “Commissario straordinario del Governo per l’area del comune di Manfredonia”: una funzione speciale attribuita al nuovo prefetto di Foggia Raffaele Grassi. Un incarico singolare che apre inquietanti scenari su un’area attraversata da fatti e misfatti eclatanti ma che offre riflessioni confortanti sull’attenzione riservata dallo Stato.
NON C’E’ che dire: una città pluri-commissariata a dimostrazione di quanto degrado si è andato ammucchiando causato da un impressionante caos amministrativo, una ingiustificabile indifferenza politica, intrighi trasversali, uno pauroso sbandamento sociale. Ne hanno patito l’economia arretrata su valori vicini allo zero, la pax sociale sempre più traballante, le aspettative di sviluppo prive di qualsiasi orientamento. Una città in regressione abbandonata dagli stessi abitanti costretti ad emigrare altrove.
A QUESTI Commissari è affidato il compito della restaurazione dei principi fondamentali della democrazia indispensabili per il rientro di Manfredonia nel consesso delle città virtuose.


Michele Apollonio

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