Si moltiplica la conta dei danni nelle campagne pugliesi con il boom di furti che solo nel 2018 ha toccato i 300 milioni di euro. Anche i vigneti sale
Si moltiplica la conta dei danni nelle campagne pugliesi con il boom di furti che solo nel 2018 ha toccato i 300 milioni di euro. Anche i vigneti salentini sono presi d’assalto: serve un intervento del ministro Salvini”. E’ quanto chiede Coldiretti Puglia il cui vicepresidente, Alfonso Cavallo, sottolinea che “assistiamo alla ‘stagionalità’ delle attività criminose in campagna, perché squadre ben organizzate tagliano i ceppi dell’uva da vino a marzo e aprile, rubano l’uva da tavola da agosto ad ottobre, le mandorle a settembre, le ciliegie a maggio”.
“Rubano le olive da ottobre a dicembre e gli ortaggi tutto l’anno – prosegue Cavallo – ma preferiscono i carciofi brindisini e gli asparagi foggiani, dimostrando che alla base dei furti ci sono specifiche richieste di prodotti redditizi perché molto apprezzati dai mercati”. Inoltre, aggiunge Coldiretti, “rubano gli ulivi monumentali perché qualcuno evidentemente li ricerca”. “Si registra un’impennata di fenomeni criminosi che colpiscono e indeboliscono il settore agricolo – rileva Coldiretti Puglia – e non si tratta più soltanto di ‘ladri di polli’, quanto di veri criminali che organizzano raid capaci di mettere in ginocchio un’azienda, specie se di dimensioni medie o piccole”. “Sensibilizzare gli agricoltori circa l’importanza di denunciare – conclude l’associazione – è il nostro obiettivo, e serve per analizzare dove si registrano in più larga misura i fenomeni criminosi”, non “lasciando isolate le vittime e rassicurandole circa l’anonimato della denuncia non restando isolati”
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