Quasi 4000 euro, dopo appena tre giorni dalla sua richiesta, destinati alla segretaria comunale in merito ad un risarcimento danni conseguenti a sini
Quasi 4000 euro, dopo appena tre giorni dalla sua richiesta, destinati alla segretaria comunale in merito ad un risarcimento danni conseguenti a sinistro stradale. Questa la decisione più unica che rara – ed in tempi record – della Commissione di Mattinata che da qualche mese si è insediata a Palazzo di Città dopo lo scioglimento per mafia del consiglio comunale. In paese la notizia è circolata rapidamente destando molto stupore. Il provvedimento risale al 7 giugno scorso quando la dottoressa Maria Giuliana Galantino (segretaria comunale dei Comuni di Manfredonia e Mattinata) stava percorrendo la SS89 in direzione Mattinata (agro di Manfredonia). Durante il tragitto, però, è andata a scontrarsi contro un cane. Dopo i rilievi, per ora rimasti segretati, si è giunti al risarcimento di 3.814,43 euro.
Dal microchip gli agenti della polizia locale di Manfredonia, chiamati appunto dal loro segretario comunale, hanno individuato il proprietario del cane, risultato essere il Comune di Mattinata. Il legale della donna, in merito al danno patrimoniale, ha presentato documentazione per complessivi 3.814,43 euro di cui 3.167,22 per riparazione auto, 250 euro per il soccorso stradale, 200 per la reimmatricolazione dell’autoveicolo e 197,21 per il noleggio di un’auto sostitutiva.
Il responsabile del settore interessato per questa vicenda? Il dottore Francesco Esposito (già condannato con sentenza definitiva della Corte dei Conti col sindaco Lucio Roberto Prencipe) che ha dato parere favorevole all’erogazione della somma. Per alcuni potrebbe però trattarsi di conflitto di interessi, lo stesso Esposito, infatti, è difeso nella sua causa di separazione dall’avvocato Antonella Gabriele, la stessa della segretaria comunale. Non solo: alla deliberazione concernente la richiesta di Maria Giuliana Galantino ha partecipato in qualità di segretario comunale la medesima Maria Giuliana Galantino: sul punto molti si domandano e domandano al Prefetto di Foggia, e poi sicuramente lo faranno alla Corte dei Conti, se in tale vicenda sia stato rispettato il principio di legalità in un paese ormai assurto alle cronache nazionali per fatti di mafia.
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