Calano gli infortuni in Puglia sulla strada metà dei morti

Calano gli infortuni sul lavoro in Puglia, anche quelli mortali sui quali incidono in maniera crescente e preoccupante gli incidenti stradali correlat

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Calano gli infortuni sul lavoro in Puglia, anche quelli mortali sui quali incidono in maniera crescente e preoccupante gli incidenti stradali correlati alle attività lavorative. È l’estrema sintesi del rapporto annuale dell’Inail, presentato ieri mattina alla Regione Puglia in occasione della riunione del Comitato regionale di coordinamento delle attività di prevenzione e vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro (ne fanno parte gli enti pubblici interessati nonché in maniera paritetica le associazioni datoriali e sindacali più rappresentative a livello regionale).

Le 30.395 denunce di infortunio del 2017 (a fronte di un milione e 218mila occupati in crescita, fonte Istat) sono in calo del 4,08% rispetto al 2016 (unico anno con un picco in crescita negli ultimi cinque). Oltre un terzo del totale è concentrato in provincia di Bari, sulla quale incide ovviamente il dato demografico. Spiccano il dato della Bat, unica provincia in crescita, e quello di Taranto dove la riduzione è percentualmente la più bassa in assoluto.

In calo le denunce nel settore industriale (4.201 rispetto alle 4.700 del 2016), consolidato intorno ai 6.500 casi gli infortuni nel settore terziario «dove forse c’è un fenomeno di sottovalutazione dei rischi per i lavoratori», ha commentato Lorenzo Cipriani, responsabile della prevenzione della direzione regionale Inail Puglia, che ha illustrato le cifre. Spicca il numero delle denunce nel settore socio sanitario (2.203 casi, consolidati) sul quale pesa anche il fenomeno delle aggressioni. Confortante il calo drastico degli eventi mortali: 67 nel 2017 (a fronte degli 81 del 2016, compresi i 9 della tragedia del treno deragliato ad Andria). Tra questi 67, ben 22 si sono verificati in provincia di Foggia e 16 nel Leccese; solo terza la provincia di Bari con 13 casi.

Leggero incremento (+0,6% a fronte del -3,54% nazionale) per la denuncia di malattie professionali: 3.159: svetta Taranto con 975 casi, seguita da Lecce con 695. Ben 3.049 gli infortuni su strada con mezzi di trasporto, il 10% del totale, di cui 30 con esito mortale, sui 67 totali.

Stabile il dato sulle denunce relative a lavoratori non italiani (1.418, a fronte di un progressivo incremento dei residenti regolari).

L’attività di prevenzione e la concertazione tra parti sociali ed enti sono stati i due temi al centro degli interventi che hanno arricchito la mattinata di presentazione dei dati. In particolare le iniziative sulla prevenzione sono state illustrate dal direttore regionale Inail Puglia, Fabiola Ficola e sullo stesso tema si è soffermato in conclusione dei lavori Antonio Tommasi, dirigente di servizio promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro della Regione Puglia. Giuseppe Gigante, direttore regionale vicario Inail, ha evidenziato il problema del reinserimento nel mondo del lavoro delle vittime di infortunio. Saluto iniziale di Francesca Zampano, dirigente della sezione promozione della salute della Regione. Parti sociali attive con Pietro Berrettini (coordinatore regionale dei comitati provinciali Inail) che ha sottolineato la necessità di allargare le tutele; e con Antonella Morga segretario regionale Cgil a rappresentare i sindacati confederali. Dalla Morga il richiamo a guardare anche alla qualità del lavoro, senza lasciarsi abbagliare dai i dati sugli incrementi occupazionali.

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