Ultimi fuochi per la XVII legislatura che, con il via libera del Senato alla manovra, è ormai ai titoli di coda. I riflettori si spostano quindi sulle
Ultimi fuochi per la XVII legislatura che, con il via libera del Senato alla manovra, è ormai ai titoli di coda. I riflettori si spostano quindi sulle elezioni politiche 2018, con una road map che sembra ormai tracciata nei punti salienti. Nonostante gli appelli sempre più insistenti da parte di Radicali, Verdi e associazioni come ‘Italiani senza cittadinanza’ a Sergio Mattarella – con l’intento di ottenere un’approvazione in extremis della legge sullo Ius Soli – la firma del Presidente della Repubblica al decreto di scioglimento delle Camere potrebbe arrivare già oggi, 28 dicembre, dopo la conferenza stampa del Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, prevista in mattinata. Il flop dei giorni scorsi al Senato sullo Ius Soli, con l’assenza del numero legale, ha mostrato una maggioranza incerta sul provvedimento, ostracizzato da numerosi movimenti e parlamentari, e potrebbe spingere il Colle a chiudere subito la questione. La firma allo scioglimento anticipato delle Camere darà dunque il via alla macchina elettorale. E attenzione: Gentiloni non salirà al Quirinale da dimissionario, ma resterà a Palazzo Chigi – con un mandato pieno – sino alle elezioni, con la possibilità di rimanere in carica in caso l’esito non producesse una maggioranza chiara. Sempre nella giornata di oggi è prevista la riunione del Consiglio dei ministri che varerà il decreto riguardante le nuove elezioni. Ecco allora, in questa gallery, un’ipotesi di percorso di qui sino alla possibile data del voto
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