Porto, aree industriali, casello A14, le nuove sfide di Confindustria Foggia

Si è svolta oggi la tradizionale conferenza stampa di fine anno del presidente di Confindustria Foggia, Gianni Rotice. Insieme alla responsabile prov

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Si è svolta oggi la tradizionale conferenza stampa di fine anno del presidente di Confindustria Foggia, Gianni Rotice. Insieme alla responsabile provinciale dell’Ance, Annj Ramundo e al direttore Enrico Barbone, Rotice ha tracciato il bilancio del 2017 e parlato dei nuovi obiettivi. “Parto da un veloce riferimento su quanto accadrà dopodomani con l’attesa inaugurazione del secondo casello autostradale. Qui c’è poco da dire perché tutti ne conoscono la genesi e l’evoluzione: per noi la scelta di puntare a suo tempo sul casello – sono passati esattamente dieci anni – fu il primo di una serie di tasselli che a nostro avviso avrebbero dovuto caratterizzare l’impegno associativo sul tema delle infrastrutture. E così è stato.

Ed a questo riguardo non posso non  riprendere anche la questione del rilancio delle aree industriali: un rilancio fatto di rinnovato protagonismo delle imprese ma anche di nuova governance, in grado di interpretare ed accompagnare i processi in corso. Il rinnovo del Cda del Consorzio Asi è stato da noi salutato con grande soddisfazione: non è un mistero per alcuno la nostra posizione circa la necessità, da tempo, di voltar pagina. Ciò è finalmente avvenuto ed ora il Consorzio  Asi sta ripartendo. Giovedì scorso è stato quindi  nuovamente discusso ed approvato il bilancio dell’Asi proprio perché una ripartenza doveva  avere come fondamenta situazioni chiare e definite  per affrontare qualsivoglia iniziativa.

Il 2017 ha visto anche il varo dell’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, con un rilancio del Porto di Capitanata, e sottolineo di Capitanata. Solo in questa  logica, infatti, l’infrastruttura portuale di Manfredonia potrà aver un rilancio concreto e duraturo. Il rapporto  istituzionale ed anche personale  con il Presidente Ugo Patroni Griffi e con i colleghi del Comitato di Gestione è assai proficuo e sono certo che i due fatti appena ricordati – ossia il rinnovo dell’Asi e la nuova Autorità Portuale –  costituiscono due pilastri fondamentali per lo sviluppo delle infrastrutture. Si inserisce qui la partita sulle Zone Economiche Speciali (ZES): occorre a nostro avviso superare l’attuale approccio che vede una dispersione delle superfici individuate per l’ammissione ai benefici fiscali e normativi.

Ecco perché condividiamo la proposta dei nostri rappresentanti istituzionali nazionali e regionali per il raddoppio delle superfici  attualmente previste per la Puglia, in modo tale da assicurare anche alla zona dell’alto adriatico, quindi alla nostra Capitanata, alla portualità di Manfredonia ed alla Zona Asi di Foggia-Incoronata, il giusto riconoscimento.

L’obiettivo comune, tra gli altri, è quello di  uno stretto raccordo con la Cabina di Regia presso la Provincia di Foggia, affinchè prosegua serrato il monitoraggio in sede regionale e nazionale per l’attuazione del Patto della Puglia ed in particolare dei nostri due progetti di punta, la piattaforma logistica integrata ed il treno tram Foggia-Manfredonia. Questo perché sulla questione  infrastrutture abbiamo ancora molto da fare: Porto, Aree industriali e Casello Autostradale, potranno infatti esplicitare al meglio le loro rispettive funzioni solo se inserite in una visione operativa di sistema. Mi spiego meglio: solo se il Porto avrà alle sue spalle aree ed infrastrutture retroportuali efficienti, a cominciare dalla Zona Asi di Foggia-Incoronata, allora potremo confidare su un reale e duraturo sviluppo del nostro territorio. Abbiamo ormai i presupposti singoli, ora dobbiamo metterli a sistema, dando veloce seguito all’estendimento, da troppo tempo in cantiere, di ulteriori 240 ettari, circa, delle aree industriali nella zona di Foggia Incoronata.

Da qui le nostre proposte che dopodomani presenteremo alla PreAssise Nazionale di Confindustria dove verranno delineate le istanze del nostro sistema associativo al nuovo Governo.

  1. il miglioramento infrastrutturale  delle aree industriali (viabilità interna, collegamenti stradali e ferroviari con i porti di riferimento), da elevare quindi a vere e proprie aree retroportuali, anche attraverso strumenti normativi specifici che possano fornire linee guida e di indirizzo per le sinergie tra Adsp ed Enti gestori delle aree industriali medesime.

  2. l’implementazione delle aree industriali suddette, con servizi e  dotazioni volte ad incrementare la competitività delle stesse e dei distretti produttivi insidiati nelle aree retroportuali, anche ai fini della  valorizzazione delle piattaforme logistiche esistenti o di prossima realizzazione.

Sul turismo abbiamo messo in campo una forte azione di marketing associativo, per associare operatori turistici di Vieste, Peschici e Rodi Garganico: l’obiettivo è quello di arrivare alla costituzione di una forte Sezione Turismo, in grado di interloquire autorevolmente sui diversi tavoli istituzionali.

Ci auguriamo che il confronto dei prossimi mesi di campagna elettorale sia concentrato  sulle proposte per la nostra Capitanata e non sulla sterile polemica propagandistica. Il mio personale e più grande desiderio è quello di poter leggere  ogni giorno programmi e proposte, non dibattiti futili su chi ha detto cosa. Altrimenti ne andrà della credibilità del nostro territorio e soprattutto contribuiremmo alla disaffezione dei cittadini dalle istituzioni e dal momento elettorale. Dobbiamo invece lavorare tutti assieme affinchè il nuovo Governo, qualunque esso sia, prosegua e completi il percorso di riforme già avviato”.

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