Bollo auto, la Regione lancia una nuova «rottamazione»

Una nuova «rottamazione» dei bolli arretrati, dedicata stavolta a chi ha in piedi controversie giudiziarie con la Regione. L’ha varata la giunta pugli

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Una nuova «rottamazione» dei bolli arretrati, dedicata stavolta a chi ha in piedi controversie giudiziarie con la Regione. L’ha varata la giunta pugliese ad agosto, con una delibera che mira a sfoltire il pesante contenzioso tributario sulla tassa automobilistica.

Per presentare la domanda c’è tempo fino al 2 ottobre: l’operazione riguarda chi ha impugnato non solo le cartelle esattoriali ma anche il semplice atto di accertamento, notificando il ricorso entro il 24 aprile. Aderendo alla definizione agevolata, il contribuente risparmierà sia le sanzioni che gli interessi di mora, mentre saranno comunque dovute le spese di notifica e gli interessi di ritardata iscrizione a ruolo fino a 60 giorni. Uno «sconto» che può risultare considerevole: e in caso la cifra dovuta sia superiore a 2mila euro, sarà possibile pagare in tre rate da saldare entro il 2 luglio 2018.

Nel frattempo, la questione del bollo è tornata di attualità dopo la pubblicazione di una sentenza di Cassazione (20425/2017) sulla prescrizione delle cartelle esattoriali. Una vicenda che ha avuto grande eco, tanto da portare alcune associazioni di consumatori – anche pugliesi – a suggerire ai contribuenti di procedere con impugnative di massa.

«Nulla di più sbagliato per quanto riguarda la Puglia – spiega Angelo Di Santo, funzionario responsabile della tassa automobilista regionale -. In caso di mancato pagamento, ci sono Regioni come l’Emilia Romagna che iscrivono direttamente a ruolo gli importi dovuti, ed altre come la Puglia che entro il terzo anno da quello in cui bisognava pagare provvede a notificare l’atto di accertamento. Da quel momento, decorrono altri tre anni per iscrivere a ruolo la cartella esattoriale». La sentenza della Cassazione si riferisce alle Regioni che procedono direttamente con la cartella, per la quale la prescrizione è quinquennale. «Dall’esecutività dell’atto di accertamento – spiega Di Santo – ci sono invece altri tre anni per l’iscrizione a ruolo». Chi dovesse impugnare le cartelle senza tener conto di questa differenza rischia insomma un buco nell’acqua, senza contare le spese legali e l’aggravio di sanzioni e interessi.

Da ricordare che sono ancora aperti i termini per l’altra rottamazione, quella dei bolli non pagati negli anni 1999-2010 (le cartelle emesse dal 2005 al 2016. Le domande vanno presentate entro il 30 settembre e il pagamento va effettuato entro il 31 dicembre risparmiando interessi, sanzioni e spese di notifica. La modulistica è disponibile sul sito della Regione.[red.reg.]

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