Giorni di intenso lavoro per gli uomini dell’Arma. Questi i risultati conseguiti dal 9 agosto scorso, giorno della strage di San Marco in Lamis, ad og
Giorni di intenso lavoro per gli uomini dell’Arma. Questi i risultati conseguiti dal 9 agosto scorso, giorno della strage di San Marco in Lamis, ad oggi sul territorio di Manfredonia, città natale del boss Mario Luciano Romito, morto ammazzato in quell’agguato.
I carabinieri della Compagnia sipontina – supportati da quelli dell’11° Battaglione “Puglia” e dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Sardegna” – hanno deferito, a vario titolo, per “sottrazione di cosesottoposte a sequestro”, “porto di armi od oggetti atti ad offendere”, “guida senza patente”, “spendita eintroduzione nello stato di monete false”, “guida in stato di ebrezza e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti”, “circolazione con targa contraffatta”, “lesioni personali colpose”, “evasione”, “inosservanza dell’autorità”, “minaccia aggravata”, “omessa custodia delle armi” e “detenzione di sostanze stupefacenti”, 25 persone, di età compresa tra i 22 e i 56 anni, nonché segnalato alla Prefettura di Foggia, 4 assuntori, trovati in possesso di modiche quantità di stupefacenti.
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