Nel primo pomeriggio di mercoledì scorso, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo, e del Nucleo Oper
Nel primo pomeriggio di mercoledì scorso, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di San Giovanni Rotondo, e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia, hanno notificato un “fermo di indiziato di delitto” a Pasquale Ricucci, classe ’74, detto “Fic sicc” (fico secco), noto esponente della criminalità garganica, ritenuto responsabile di detenzione e porto abusivo di armi.
L’episodio dal quale scaturisce il fermo risale al 13 aprile scorso, quando una pattuglia della Stazione Carabinieri Forestale di Lago Salso, durante un controllo del territorio finalizzato al contrasto dell’abusivismo edilizio nell’area del Parco Nazionale del Gargano, aveva sorpreso alcuni malfattori, parte dei quali con volto travisato, tra cui Ricucci, armati di fucili da guerra, probabilmente pronti per un assalto ad un portavalori o in procinto di commettere una rapina nella zona.
L’immediato intervento in zona di numerose pattuglie delle Compagnie Carabinieri di San Giovanni Rotondo e di Manfredonia aveva impedito ogni progetto criminale, e una di queste aveva anche intercettato l’auto di uno dei malviventi in fuga, riconoscendo proprio Ricucci. Ne era scaturito un inseguimento ad altissima velocità, durato alcune decine di chilometri, purtroppo conclusosi infruttuosamente a causa della maggiore velocità dell’auto di Ricucci. Da quel momento “Fic sicc” aveva fatto perdere le proprie tracce.
Nelle operazioni successive, che hanno coinvolto anche le unità cinofile, si è potuto rinvenire sul luogo dell’accaduto numeroso materiale utile al travisamento, come alcune maschere di plastica, nonché munizionamento e materiale per la pulizia e la manutenzione delle armi. Tutto quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro per le successive analisi di laboratorio.
L’altro ieri, evidentemente messo in difficoltà dalle incessanti e pressanti ricerche operate dagli uomini dell’Arma fin dalla sua rocambolesca fuga, dopo praticamente un mese trascorso a “evitare” i carabinieri, Ricucci si è presentato con il proprio legale nella caserma di Manfredonia, dove gli è stato notificato il provvedimento restrittivo emesso dalla Procura della Repubblica di Foggia, che ha così concordato con le attività investigative dei militari. Stamattina il gip, dopo averne convalidato l’arresto, ha disposto per l’uomo la permanenza in carcere. Le indagini sono ancora in corso per risalire all’identità degli altri malviventi.
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