ANAC SBLOCCA PATRONI GRIFFI

Presidenza dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico - vagliare la legittimità - il primo presidente della nascente Autorità - fabbisogni

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Presidenza dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico – vagliare la legittimità – il primo presidente della nascente Autorità – fabbisogni infrastrutturali della portualità pugliese – dragaggio dei bacini portuali – Tavolo tecnico partecipato>>

Via libera dell’Anac alla nomina di Ugo Patroni Griffi alla presidenza dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale che come noto comprende i porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Monopoli e Barletta.    Ad attivare l’interessamento dell’Anac, era stata l’Assoconsum all’indomani della designazione da parte del Ministero nell’ambito della riforma dei porti, di Patroni Griffi per l’appunto a presidente dell’Autorità di sistema portuale dell’Adriatico meridionale richiamando l’interrogazione parlamentare di alcuni senatori presentata al Ministero per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministero dello sviluppo economico, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministero dell’interno, con la quale si chiedeva all’Anac <di vagliare la legittimità degli incarichi istituzionali di gestione degli enti pubblici assunti dall’avv. Ugo Patroni Griffi, sottolineando la qualifica di imputato dell’interessato per reati non previsti dal capo I del titolo II del libro secondo del codice penale>.    Tra gli incarichi ricoperti da Ugo Patroni Griffi, quelli di professore ordinario di diritto commerciale all’Università di Bari; presidente della Fiera del Levante; presidente dell’Amgas; consulente dell’Autorità portuale di Bari. Il Consiglio dell’Anac presieduto da Raffaele Cantone, ha deliberato <l’insussitenza dell’inconferibilità dell’incarico>. Se non ci saranno altri intoppi, Ugo Patroni Griffi potrebbe diventare il primo presidente della nascente Autorità di sistema portuale dell’Adriatico meridionale con sede a Bari. L’altra Autority pugliese, come noto, è stata assegnata a Taranto.    Intanto anche la Regione Puglia si è attivata. E’ pronta a garantire immediatamente risorse per 48 milioni di euro con fondi europei per l’aumento di competitività del Sistema Portuale, con interventi di potenziamento delle infrastrutture e delle attrezzature portuali, il dragaggio dei fondali e la costruzione di specifici sistemi di protezione per mitigare le continue situazioni di perdita di pescaggio dei porti>.    Lo ha ribadito l’assessore regionale ai trasporti e lavori pubblici Giovanni Giannini, nel corso della riunione convocata per <la ricognizione dei fabbisogni infrastrutturali della portualità pugliese connesse alla rifunzionalizzazione dei fondali marini>. A cominciare dal dragaggio dei bacini portuali, uno dei problemi più assillanti dei porti. Proprio nello stesso giorno è entrato in vigore il “Regolamento sulle modalità e criteri tecnici per l’autorizzazione all’immissione in mare dei materiali di scavo di fondali marini”. Un Tavolo tecnico partecipato previsto dall’Accordo di adesione all’Area logistica integrata del sistema pugliese-lucano, sottoscritto l’anno scorso con l’obiettivo di definire una strategia operativa coordinata che generi proposte motivate di investimenti attingendo dai fondi di una pluralità di programmi (POR, PON, FSC, Fondi propri AP, Fondi privati, ecc..). Vi hanno partecipato i sindaci e gli amministratori delle città sedi di Autority, quindi Taranto; Bari, Brindisi, Manfredonia (in attesa del presidente unico della Autority dell’Adriatico meridionale); Castrignano del Capo, Monopoli, Vieste, Mola di Bari, Rodi Garganico, Otranto, Gallipoli, Trani, Barletta, Molfetta. Michele Apollonio

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