Grano, boom raccolta 2016. Crollo prezzi: Cia Puglia consegna proposte a Renzi

La protesta, le proposte e le ragioni degli agricoltori di Capitanata sono state “consegnate” nelle mani di Matteo Renzi durante la sua visita a Taran

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La protesta, le proposte e le ragioni degli agricoltori di Capitanata sono state “consegnate” nelle mani di Matteo Renzi durante la sua visita a Taranto: al presidente del Consiglio, una delegazione di CIA Agricoltori Italiani Puglia ha consegnato un documento e un fascio di spighe di grano, il simbolo della protesta in Puglia contro le speculazioni che hanno fatto crollare il prezzo del prezioso prodotto.

Quali i dati del grano in Capitanata? Nel 2016 il raccolto è stato da record, come non avveniva da molti anni; “la beffa – spiegano da Cia Puglia – però, è dovuta al valore della produzione, molto inferiore a quella di dodici mesi fa”. “Secondo i dati ufficiali del Servizio provinciale agricoltura della Regione Puglia, in Capitanata la mietitura ha registrato una produzione totale di ben 10 milioni e 164 mila quintali di grano duro, a fronte dei 7 milioni e 440 mila quintali del 2015: l’incremento, dunque, è stato del 35 per cento. Pressoché invariate le superfici coltivate, rimaste intorno ai 240 mila ettari. E’ crollata, invece, la Produzione Lorda Vendibile – ossia il valore del frumento duro -, passata dai 242 milioni di euro del 2015 ai 183 milioni di quest’anno: è l’effetto della diminuzione del prezzo del grano, sceso dai 30 euro al quintale della scorsa estate ai 19 euro attuali. In questo modo, ogni impresa agricola ha perso 165 euro per ogni ettaro. La pioggia dei mesi invernali e primaverili ha fatto aumentare la resa media per ettaro, salita da 31 a 42 quintali, e ha inciso sul valore proteico medio passato dal 14,5% del 2015 all’11% di quest’anno. Un valore, quest’ultimo, che non può giustificare il crollo del prezzo né il continuo ricorso alle importazioni dall’estero: tra maggio e giugno, nel porto di Manfredonia sono stati scaricati 560 mila quintali di grano duro importati da Kazakistan, Russia, Canada e Australia”.

CIA ha chiesto al Governo di verificare la possibilità di sospendere temporaneamente le autorizzazioni alle importazioni e di impegnarsi in Europa affinché la Pac possa incentivare strumenti come i fondi mutualistici per la stabilizzazione del reddito. Non solo, tra le richieste anche di velocizzare l’attuazione delle misure annunciate nel piano cerealicolo nazionale;  incentivare accordi e contratti di filiera; prevedere una campagna di promozione della pasta italiana nel mondo; perseguire la massima trasparenza delle borse merci; rendere obbligatoria la comunicazione delle scorte da parte degli operatori commerciali e industriali; autorizzare eventuali nuovi centri di stoccaggio per l’ammasso delle sole produzioni locali, volte a favore una maggiore aggregazione dell’offerta e verificare che i centri di stoccaggio autorizzati siano destinati principalmente per le produzioni locali.

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