Il 30% di perdita del valore di produzione, l’importazione selvaggia ed una contrattazione senza alcun criterio. Sono solo alcuni degli elementi espl
Il 30% di perdita del valore di produzione, l’importazione selvaggia ed una contrattazione senza alcun criterio. Sono solo alcuni degli elementi esplosivi che rischiano di far deflagrare un settore fondamentale dell’agricoltura nostrana: se la Puglia è il ‘granaio’ d’Italia, alla Regione tocca compiere ogni sforzo, e celermente, per arginare una crisi senza precedenti per i produttori di grano duro”. Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale, Giandiego Gatta.
“Dall’olio al grano –prosegue – le produzioni che rappresentano il fiore all’occhiello dell’agricoltura pugliese, sono bersagliate dalla concorrenza estera, spesso sleale, con grave pregiudizio dei nostri imprenditori che lavorano a condizioni molto diverse, a partire dalla tassazione, di quelle di altri Paesi. Mille sforzi per garantire prodotti di elevatissima qualità, fino a non riuscire con i ricavi a coprire i costi di produzione. La Giunta regionale non può restare a braccia conserte, perché da Roma il governo Renzi non ha alcuna attenzione per le attività che rappresentano l’identità della nostra terra, dalla pesca all’agricoltura.
Per questo – conclude Gatta – auspico e chiedo con forza alla Giunta un intervento urgente: il tracollo del prezzo del grano è stato finora completamente ignorato e adesso chi di competenza deve agire con determinazione”.
false
COMMENTI