Ambiente e futuro, la Fondazione Re Manfredi a confronto con l’A.S.E.

È necessario curare gli spazi pubblici, i quadri prospettici e i punti di riferimento urbani che accrescono il nostro senso di appartenenza, la nostr

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È necessario curare gli spazi pubblici, i quadri prospettici e i punti di riferimento urbani che accrescono il nostro senso di appartenenza, la nostra sensazione di radicamento, il nostro “sentirci a casa” all’interno della città, che ci contiene e ci unisce. Occorre creare una «cittadinanza ecologica», in cui reciprocamente ci si aiuti ad aver cura del creato con piccole azioni quotidiane, fino a dar forma ad uno stile di vita.”
Papa Francesco, dall’ Enciclica “ Laudato sii “.
“Aprire le porte alla differenziata” non ha rappresentato e non rappresenta solo un concetto di apertura fisica delle porte delle nostre abitazioni per la consegna dei mastelli, bensì costituisce, nella sua totalità, uno sprono all’evoluzione culturale, che possa contribuire all’accrescimento del senso civico di Manfredonia e della sua comunità.
Il concetto di cambiamento, non deve destare timori di alcuna sorta, ma, per contro, dev’essere collocato in un’ottica di crescita e miglioramento, che miri a conseguire quel decoro urbano, degno di una straordinaria realtà cittadina: la nostra.
DIFFERENZIAMOCI è il nostro grido, il grido di una battaglia di civiltà che, giorno dopo giorno, vede consistenti parti della nostra comunità, collaborare a rendere più pulita, più bella e più vivibile la nostra Manfredonia , premettendo che la raccolta differenziata non sia finalizzata a portare lustro solo ad A.S.E. ed all’Amministrazione di Palazzo di Città, bensì possa rappresentare un impegno che ciascuno di noi prenda a cuore, perchè d’ora in poi apparterrà alla nostra quotidianità, e determinerà le sorti del nostro futuro, prossimo e venturo.
Il cambiamento, è ADESSO!”

 
Giulia Rita D’ Onofrio e Francesca Finizio: Ufficio Stampa ” Premio Internazionale di Cultura Re Manfredi “

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