Martedì 26 aprile prossimo: visita allo stabilimento Manfredonia vetro dell’imprenditore greco. E’ l’ultim...o appuntamento, in ordine di tempo, seg
Martedì 26 aprile prossimo: visita allo stabilimento Manfredonia vetro dell’imprenditore greco. E’ l’ultim…o appuntamento, in ordine di tempo, segnato nell’agenda alquanto fitta di incontri passati, di quella fabbrica di vetro ferma dal novembre 2014. Ad annunciarlo lo stesso governatore della Puglia, Michele Emiliano, intervenuto all’incontro tenuto al Municipio di Manfredonia con il sindaco Angelo Riccardi, l’on. Di Gioia, l’on. Colomba Mongiello, il vice presidente della Regione Puglia Giandiego Gatta, il consigliere regionale Paolo Campo. La consultazione per fare il punto della situazione e valutare i passi da fare per cercare di venire a capo di una situazione che sta andando troppo per le lunghe senza un riferimento preciso che preconizzi la soluzione del problema. Oltre che salvare un impianto da una incomente condizione di obsolescenza, ci sono un paio di centinaia di lavoratori in bilico appena sorretti da una Cigs in scadenza a luglio prossimo. Cigs che, la notizia è stata data nel corso dell’incontro, è stata estesa anche ai lavoratori della Sangalli vetro magnetronico, come noto, dichiarata fallita. In questo contesto, c’è da segnalare la “curiosa” per non dire inconcepibile situazione di dieci operai che lavorano nello stabilimento chiamati dal curatore fallimentare che però non li paga.
Martedì dunque è prevista la visita, con la propria equipe di tecnici, dell’imprenditore greco interessato allo stabilimento. Che poi consisterebbe in una cordata della quale farebbero parte alcuni soci con interessi in diverse branche: finanziaria, commerciale e tecnica. Questa società greca si è rivolta direttamente al Ministero per lo sviluppo economico per essere supportata nell’operazione di acquisizione dello stabilimento vetraio di Manfredonia-Monte Sanr’Angelo. Non è stato escluso che martedì 26 sia presente anche un funzionario del Mise.
Naturalmente l’opzione del barese Vinella, presidente della Finsita Holding in partenariato con il socio american, rimane in corsa. Luciano Vinella ha già effettuato una accurata visita allo stabilimento con i suoi tecnici rimanendo favorevolmente impressionato. Tra le due proposte vi è una differenza fondamentale: quella greca lascerebbe la produzione così come è stata in questa dozzina di anni di vita dello stabilimento, cioè con produzione di vetro piano; quella Vinella invece prevede la riconversione per la produzione di vetro cavo. Le valutazioni da fare oltre che tecniche, sono di ordine commerciale, di mercato e dunque di prospettiva. Entrambe le opzioni non prescindono da aiuti finanziari statali.
Insomma per quella fabbrica, pressoché ultimo residuo di un esercito di imprese accampate su questo litorale e poli scappate senza colpo ferire, pressoché alla chetichella lasciando un territorio esangue e centinaia di disoccupati, si cerca di trovare una soluzione che non sia di ripiego ma che al contrario possa costituire un inizio di ripresa di attività industriale atteso che l’industria, di quella naturalmente con le carte in regola rispetto alla sostenibilità, rimane ancora l’autostrada dello sviluppo. Si vorrà cercare a livello locale, Regione compresa in assenza ormai della Provincia, di recuperare un credito sperperato non senza colpe.
Michele Apollonio
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