Puglia, più adolescenti vittime delle Ludopatie

Disturbi dell'apprendimento e del comportamento per i più piccoli, disagi relazionali, problemi nei rapporti genitori-figli e, non di rado, gioco d'a

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Disturbi dell’apprendimento e del comportamento per i più piccoli, disagi relazionali, problemi nei rapporti genitori-figli e, non di rado, gioco d’azzardo patologico nell’adolescenza: sono tra i disagi più frequenti nei ragazzi pugliesi.
La cosiddetta sindrome dell’iperattività, ADHD, è una delle questioni più frequentemente all’attenzione degli psicologi quando hanno a che fare con bambini. L’aumento del ricorso dei più piccoli a terapie psicologiche, è sicuramente legato anche ad un dato sociologico: oggi il bambino è al centro della famiglia e su di lui si concentrano più che in passato le attenzioni e le preoccupazioni dei genitori. C’è poi il dato relativo al gioco d’azzardo patologico, sempre più in crescita.

L’Italia è il terzo Paese al mondo per questa particolare e sempre più in crescita patologia, e la Puglia è tra le regioni più a rischio. Il dato preoccupante è che sia progressivamente in aumento fra i più giovani. Proprio ai ragazzi-studenti, ma anche ai loro genitori e agli insegnanti, è destinato uno dei progetti della Regione Puglia, «Diritti a scuola», che prevede anche sportelli di ascolto nelle scuole.
Lo sanno bene gli psicologi, che nella loro quotidiana attività di ascolto e aiuto hanno come obiettivo fondamentale quello di promuovere il benessere delle persone e mgliorare i loro stili di vita. Se n’è parlato ieri nel convegno organizzato dall’Ordine degli Psicologi della Puglia dal titolo «La tutela del cittadino e gli atti tipici dello psicologo».
Un incontro formativo per gli addetti ai lavori in cui l’attenzione dei relatori si è concentrata sui temi della deontologia professionale e dell’analisi dei bisogni per una corretta prevenzione e diagnosi dei problemi.

«A fronte di questa crescente richiesta – dicono però gli psicologi pugliesi – le risorse pubbliche sono sempre meno». E per questo è necessario che «nel nuovo piano di riordino sanitario della Regione Puglia – ha detto il presidente dell’Ordine, Antonio Di Gioia – si inserisca l’assistenza psicologica specialistica, una più incisiva forma di sostegno alle famiglie».
«Il 44 per cento di chi si rivolge al medico di base esprime in realtà disagi psicologici legati a problemi relazionali, alla sessualità, al gioco d’azzardo patologico. Tutte situazioni che afferiscono al lavoro dello psicologo» ha spiegato il presidente Di Gioia. Eppure spesso la risposta che hanno i pazienti è farmacologica, «più rapida ma sicuramente meno efficace».

Del resto è cosa nota che i farmaci antidepressivi costituiscano la prima voce di spesa nella sanità mondiale. Una ricerca nazionale effettuata in alcuni studio medici del Lazio, ha rivelato che l’assistanza coordinata fra medico e psicologo abbatterebbe la spesa sanitaria del 28 per cento.
Le persone hanno bisogno di essere ascoltate e di qualcuno che, con gli strumenti di cui solo un professionista dispone, le aiuti a superare determinati stati di malessere. Stati di malessere oggi in aumento, con riferimento a tutte le fasce d’età, anche a causa della precarietà del contesto sociale, sintomi di una società che chiede aiuto. La depressione è già oggi considerata la seconda patologia, dopo il cancro, più diffusa, ma si stima che «nel 2020 sarà il male del secolo» ha detto di Gioia. L’Ordine ha quindi avviato di recente una serie di progetti e collaborazioni con istituzioni locali e associazioni, finalizzati a migliorare l’assistenza psicologica nel senso più ampio del termine, dal sostegno sul gioco d’azzardo a quello per i parenti delle vittime di mafia e stragi, come è avvenuto per i familiari delle vittime dell’esplosione nella fabbrica di fuochi di artificio Bruscella di Modugno e poco prima per il naufragio della Norman Atlantic.

 

 

 

 

Fonte : Gazzetta del mezzoggiorno

 
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