Con fili di metallo e trame trasparenti Edoardo Tresoldi ricopre la la Basilica di Santa Maria di Siponto. Si tratta dell'utlimo progetto dell'artist
Con fili di metallo e trame trasparenti Edoardo Tresoldi ricopre la la Basilica di Santa Maria di Siponto. Si tratta dell’utlimo progetto dell’artista contemporaneo, concepito per valorizzare il parco archeologico situato a pochi km da Manfredonia. L’inaugurazione dell’opera è avv enuta oggi alla stampa prevista e domani sabato 12 marzo verrà presentata al pubblico alle ore 11.
Stando alle parole del curatore dell’iniziative Simone Pallotta:
“L’opera di Edoardo Tresoldi si configura come una maestosa scultura architettura in grado di raccontare i volumi della preesistente basilica paleocristiana e al contempo capace di vivificare, attualizzandolo, il rapporto tra l’antico e il contemporaneo. Un’opera che, scardinando la secolare diatriba del primato delle arti, sintetizza due linguaggi complementari in un unico, emozionante scenario”.
Il progetto rientra nel piano di valorizzazione promosso dal segretariato regionale MiBACT e dalla Sopraintendenza archeologica della Puglia.
“Qui l’antico ha incontrato l’arte contemporanea – racconta Luigi La Rocca, Soprintendente Archeologo della Puglia – ma il contesto archeologico non ha fatto da sfondo o da semplice location per installazioni artistiche, piuttosto si è fuso con l’opera contemporanea, contribuendo a restituire la terza dimensione e i volumi originari ad architetture ormai scomparse”.
Comunemente nota come basilica di Siponto, l’antica cattedrale di Siponto è un edificio molto singolare con pianta quadrata, composto da due chiese indipendenti di cui una interrata, la cripta, due absidi a vista poste sulle pareti sud e est, un portale monumentale rivolto ad ovest verso la strada che entra in Manfredonia, riconducibile all’età medievale.
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