Nuovo gruppo consiliare

Il consiglio comunale di arricchisce di un nuovo gruppo: è quello “misto”. <La sua istituzione si è resa necessaria> ha spiegato il presidente d

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Il consiglio comunale di arricchisce di un nuovo gruppo: è quello “misto”. <La sua istituzione si è resa necessaria> ha spiegato il presidente dell’assemblea consiliare, Antonio Prencipe, dandone notizia ai consiglieri radunarti in seduta straordinaria dedicata alle interrogazioni <a seguito della dichiarazione di indipendenza del consigliere Alfredo De Luca che al momento è l’unico componente e dunque anche capogruppo>.
De Luca non fa più parte del Movimento est perché, come dichiarato dal coordinatore Michele La Torre, <escluso non a causa di un litigio personale tra me e la ex presidente Innocenza Starace ma a causa del venir meno dei presupposti essenziali ad una linea politica comune>. Motivazione sostanzialmente confermata dalla dichiarazione di De Luca: <non ci sono stati litigi personali ma solo una profonda divergenza sulle modalità di azione politica futura che ha portato al mio allontanamento dal Movimento EST>. In ogni caso sia l’uno che l’altro hanno confermato la permanenza nel’ambito della maggioranza che sostiene la giunta Riccardi.
<Una maggioranza in piena crisi di identità a distanza di pochi mesi dal suo insediamento> annota il capogruppo di FI, Cristiano Romani, che evidenzia come <in consiglio non esistono più liste come UDC e altre sono ridotte all’osso come il Movimento Est, Il bello viene ora e lo stesso PD nel quale si ringhia, si sparla, si cannibalizza>. Non meno sferzante il giudizio sugli <assessori silenti o assessorati bollenti e traballanti, ma soprattutto che rinunciano ad essere parte attiva del processo democratico, il tutto ad esprimere il lento collasso della maggioranza>.
E a proposito di assessori il Movimento est fa sapere che <sostiene pienamente la fiducia all’assessore Sonia Calabrese> mentre il sindaco Angelo Riccardi ha dichiarato <di non avere fretta a nominare il nuovo assessore all’urbanistica> rimasto vacante dopo le dimissioni di Elisabetta Valente a sua volta subentrata alla dimissionaria Annarita Armiento ed ha annunciato l’arrivo di un nuovo dirigente per il settore tecnico di <assoluta e provata professionalità>. Riccardi ha altresì annunciato un “riposizionamento” dell’esecutivo. Un modo diverso di intendere il “rimpasto”, nell’accezione comune ad indicare mutamenti all’interno della compagine amministrativa in questo caso, senza necessariamente le dimissioni dell’intero esecutivo.
Per procedere al riposizionamento o rimpasto, certamente e opportunamente il sindaco Riccardi vorrà attendere che si stabilizzi l’assetto del consiglio comunale: si è infatti in attesa della conclusione dell’ultimo dei ricorsi incrociati pendenti presso il Consiglio di Stato tra la consigliera comunale in carica Antonietta D’Anzeris e l’aspirante consigliere Franco Tomaiuolo che a quanto pare dovrebbe spuntarla. Un ultimo cambiamento che si andrà ad aggiungere ai tanti già avvenuti, che potrebbe comportare quanto meno nuovi assestamenti tra i vari gruppi che compongono la maggioranza che in ogni caso non subirà alcun scossone, rimarrà sempre tale: i vari aderenti si spostano di qua e di là ma rimangono sempre abbarbicati nell’ambito della maggioranza. Perché allora spostarsi di scranno? E’ il legittimo e forse ingenuo interrogativo che la gente si pone ma che naturalmente rimane senza risposta.
Michele Apollonio

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