La marineria di Manfredonia, dopo quella toscana e quella ligure, potrà tornare a pescare il rossetto. E’, infatti, in dirittura d’arrivo, a Bruxelle
La marineria di Manfredonia, dopo quella toscana e quella ligure, potrà tornare a pescare il rossetto. E’, infatti, in dirittura d’arrivo, a Bruxelles, l’iter per l’approvazione del piano di gestione che costituirà lo strumento di autoregolamentazione di questa specie ittica adulta. Il rossetto è una particolare specie ittica, tipica del golfo di Manfredonia. E’ una specie adulta che non si sviluppa, la sua taglia rimane simile a quella di un avannotto. Ed è questa caratteristica fisica che ha fatto nascere una sorta di equivoco e, per pescarlo, occorre un’autorizzazione speciale. Quella del rossetto è, infatti, considerata ‘pesca speciale’ dalle autorità europee e per poterla effettuare è necessario il decreto autorizzativo.
“Le condizioni di crescente sofferenza sociale ed economica che gravano sull’intera marineria sipontina richiedono un’attenzione particolare. Tenacia, ma anche pazienza e determinazione – dice il sindaco Angelo Riccardi- restano alla base del lavoro svolto in difesa di una categoria professionale che patisce le norme restrittive della Comunità Europea”. L’importante traguardo che si intravede è proprio il frutto dell’ottimo lavoro di squadra che ha visto coinvolte le istituzioni territoriali e comunitarie, le associazioni di categoria e i pescatori, trovando nella Direzione Generale della Pesca del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf) un interlocutore attento e portavoce, in sede comunitaria, delle istanze degli operatori della marineria sipontina.
Il comitato scientifico, ad aprile, concluderà i lavori per la concessione della deroga, di durata triennale, al Reg. CE n. 1967/2006 per quanto concerne la distanza minima dalla costa e la profondità minima per le sciabiche da natante utilizzate per la pesca del rossetto ( aphia minuta) nel Compartimento marittimo di Manfredonia.
“Non possiamo perdere le importanti tradizioni gastronomiche legate a questo tipo di attività e, con esse, anche mestieri artigianali radicati sul territorio. Voglio ricordare – aggiunge Riccardi – come queste pesche vengano realizzate con sistemi di cattura monospecifici, estremamente selettivi ed a bassissimo impatto sulle risorse, soddisfacendo i requisiti di sostenibilità imposti dall’Unione Europea”.
“E’ un traguardo importante – commenta a sua volta l’assessore alle Risorse economiche e Sviluppo del territorio, Carlo Cinque – che vedrà la marineria di Manfredonia riappropriarsi di un sistema di pesca che per lungo tempo ha caratterizzato una vitale misura socio-economica in un periodo poco produttivo dell’anno”.
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