Università di Foggia, uno studio per curare gli ulivi da Xylella

I ricercatori dell’Università degli studi di Foggia offrono una speranza agli agricoltori messi in ginocchio dalla Xylella, il batterio che sta distr

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I ricercatori dell’Università degli studi di Foggia offrono una speranza agli agricoltori messi in ginocchio dalla Xylella, il batterio che sta distruggendo gli ulivi del Salento. E questo grazie ad una ricerca UniFg condotta da un team di studiosi guidati dai professori Antonia Carlucci e Francesco Lops del Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente, che hanno avviato una sperimentazione su 120 alberi infetti dal batterio killer.

Con risultati positivi – rinascita e fioritura della pianta – per tutti e 120 gli alberi trattati. Le foto del ‘prima’ e ‘dopo’ il trattamento non lasciano spazio ai dubbi: il caso è stato portato alla ribalta nazionale dalla nota trasmissione televisiva “Le Iene” che ha dedicato alla ricerca foggiana un intero servizio a cura dell’inviata Nadia Toffa. Da tempo, infatti, l’inviata ha acceso i riflettori su di un piano – ordinato dall’Unione Europea – che prevede l’abbattimento di ulivi infetti da Xylella e non, senza cercare alcuna strategia di cura.

Non solo: affinché questo studio – possibile soluzione alternativa all’abbattimento preventivo di centinaia di migliaia di ulivi secolari in Puglia – non passi inosservato, la iena Toffa ha raggiunto il ministro delle Politiche agricole e forestali Maurizio Martina e gli ha lasciato l’intero dossier relativo a studio e sperimentazione. Positivo il riscontro del Ministro, che ha già preso contatti con lo staff dello studio. Sarà una ricerca ‘Made in Foggia’ a fermare la mattanza degli ulivi del Salento?

 


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