Monte Sant'Angelo sciolto per mafia: relazione "riservata" Monte Sant’Angelo continua a tenere banco la vicenda relativa allo scioglimento del Consig
Monte Sant’Angelo sciolto per mafia: relazione “riservata”
Monte Sant’Angelo continua a tenere banco la vicenda relativa allo scioglimento del Consiglio comunale cittadino per presunte infiltrazioni mafiose. A riprendere le fila del discorso è il circolo del PD cittadino, dopo che il T.A.R. del Lazio, lo scorso 4 novembre, non ha concesso la “sospensiva” del procedimento, come richiesto dall’avvocato dell’ex sindaco di Iasio e dei suoi ex consiglieri comunali. Le esigenze cautelari indicate dal collegio difensivo, composto dall’avvocato amministrativista Franco Gaetano Scoca, dai legali Antonio Senatore, Stefano Salvatore Scoca e Lucia Murgolo, sono state condivise e riscontrate con l’immediata fissazione dell’udienza di merito, alla prima data utile tenendo conto dei carichi di ruolo della sezione del Tribunale Amministrativo Regionale.
Spiegano dal Partito Democratico: “Si apprende dal verbale dell’udienza che il giudice del T.A.R. non ha potuto decidere sulla sospensiva anche perché la relazione integrale non è ancora disponibile ed è “riservata”. Questa parola ci ha molto incuriosito ed abbiamo provato a capirci qualcosa in più. Abbiamo così appreso che i documenti sono classificati “riservati” quando la loro divulgazione è idonea ad arrecare un danno agli interessi della Repubblica”.
A quanto pare, la vicenda è destinata a durare ancora a lungo: la discussione sul merito, con sentenza definitiva, è fissata per il 6 aprile 2016. “Fatte queste considerazioni, non comprendiamo perché i membri dell’ex maggioranza vadano in giro esultando per l’esito dell’udienza. Noi siamo sbalorditi e disorientati per il segreto che grava sulla relazione integrale e soprattutto ci chiediamo se le motivazioni che tutti abbiamo letto nella relazione pubblica siano solo una minima parte dei gravi motivi che hanno indotto il Ministro Alfano a sciogliere il Consiglio comunale di Monte Sant’Angelo per infiltrazioni criminali. Cosa c’è di tanto grave nella relazione integrale da spingere lo Stato a tenerla segreta?”
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