Vertenza Vetrotec Due in Prefettura, Riccardi: “Serve trovare soluzione e risposte concrete”

La vertenza della Vetrotec Due in Prefettura. Incontro interlocutorio, ma che lascia margini perché si possa trovare una soluzione che soddisfi la so

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La vertenza della Vetrotec Due in Prefettura. Incontro interlocutorio, ma che lascia margini perché si possa trovare una soluzione che soddisfi la società e i lavoratori.

Serviranno ulteriori due settimane per mettere a punto le strategie necessarie per scongiurare l’ipotesi di chiusura della Vetrotec Due, che porterebbe al licenziamento dei 37 lavoratori dell’azienda sita a Manfredonia. Il tavolo istituzionale svoltosi ieri, 28 settembre 2015, presso la Prefettura di Foggia, per quanto sia stato interlocutorio e non ancora risolutivo, sta sortendo gli effetti auspicati dal sindaco di Manfredonia: la società ha preso seriamente in considerazione la possibilità di rivedere la propria decisione.

Non è stato semplice ricondurre a più miti consigli i rappresentanti della Vetrotec, societari e legali, così come non era scontato che fossero presenti, ma alle 17, ora fissata per il vertice in Prefettura, non mancava nessuno. Ad onor del vero c’era anche qualcuno che non era stato invitato: il sindaco Angelo Riccardi! Paradossalmente, infatti, il primo cittadino sipontino non aveva ricevuto alcun invito e non era mai stato reso partecipe di quanto stava avvenendo da tempo nell’azienda, ma questo non ha rappresentato una ragione sufficiente per far mancare la propria presenza, insieme all’assessore alle Risorse del territorio e Sviluppo economico, Carlo Cinque, fornendo un valido contributo alla mediazione in atto perché, come ha detto: “Un sindaco davanti alla fatica dei propri concittadini non può tacere né chiamarsi fuori”.

Il consulente della Vetrotec ha snocciolato numeri non propriamente lusinghieri. Negli ultimi quattro esercizi c’è stata una perdita di poco inferiore al milione di euro e questo nonostante, a suo dire, si sia fatto tutto il possibile per limitare i danni: dal massiccio ricorso alla cassa integrazione fino al tentativo, poi accantonato per timore di ricorsi legali che avrebbero depauperato ulteriormente la società, di ridurre il personale di 17 unità. Riccardi ha ascoltato con attenzione e non ha potuto fare a meno di sottolineare quanto fosse strano il cambio di strategia della Vetrotec, che “prima dichiara di procedere alla ristrutturazione aziendale e, soltanto una settimana dopo aver manifestato questo intento, cambia tutto e mette in liquidazione la società”.

Le posizioni delle rappresentanze sindacali e della proprietà erano divergenti, quasi in antitesi tra loro. Il primo tentativo di conciliazione fallito ne era la chiara testimonianza. L’incontro di ieri ha evidenziato ancora una certa distanza tra le ragioni dei lavoratori e quelle della società, ma l’opera di intercessione svolta dal prefetto, dal sindaco e finanche dai responsabili della Direzione territoriale del lavoro, che hanno posto all’attenzione dei convenuti un Decreto Legislativo entrato in vigore pochi giorni fa e che potrebbe fare al caso in questione, ha dapprima aperto qualche varco e, in conclusione, ha portato la Vetrotec ad accettare la proposta di rivedere i propri intenti. Ciò non significa che si possa fare marcia indietro sulla procedura di messa in liquidazione già attivata per il sito manfredoniano, ma che è possibile trovare soluzioni che soddisfino le parti. Quali soluzioni è presto dirlo, altrimenti la seduta non sarebbe stata aggiornata al 14 ottobre prossimo, però la vertenza sta superando l’impasse del muro contro muro, che a nulla era valsa finora, e di ciò bisogna dare atto a tutti e, in particolar modo, al prefetto Maria Tirone: umana, autorevole e altamente professionale, come dovrebbe essere una rappresentante dello Stato, quando ha ricordato che “Non si può chiudere un’azienda in questo modo, meno che mai se si è goduto di fondi pubblici per insediarsi nel territorio. Si deve fare tutto il possibile per non andare via. Serve provarle tutte. A tutti gli interpreti della vertenza, quindi, chiedo una rinnovata assunzione di responsabilità”.

Il sindaco Riccardi ha ribadito l’invito alla società marchigiana di “riconsiderare la decisione di andare via da Manfredonia, deleteria per i lavoratori. Se siamo qui è perché vorremmo che lasciaste aperta questa porta sul nostro territorio. In caso contrario, come rappresentante della comunità, farei tutto quello che è nelle mie possibilità istituzionali (e non solo, ndr) per tutelare i lavoratori”.

Quest’oggi i lavoratori della Vetrotec Due stanno ricevendo la missiva della società con cui vengono esonerati dalle prestazioni lavorative sino a nuova comunicazione, ma il commiato del tavolo svoltosi ieri lascia margini: tra due settimane si tornerà in Prefettura con “proposte che aprano una prospettiva”, come ha chiosato il prefetto Tirone.

“Consapevole che occorre favorire la risoluzione dei nodi di tensione che si creano in una comunità già molto provata, come è la nostra, seguirò la vertenza della Vetrotec Due. Serve trovare una soluzione – conclude Angelo Riccardi – che possa dare risposte concrete all’esigenza di sviluppo di questo territorio ed alle aspettative di occupazione di tanti nostri concittadini”.

Matteo Fidanza
Ufficio Stampa – Città di Manfredonia

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