La casa dei diritti è ok

Si chiama “La casa dei diritti” ed è il riferimento più avanzato e attrezzato per la promozione dei diritti umani e sociali dei settori più deboli de

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Si chiama “La casa dei diritti” ed è il riferimento più avanzato e attrezzato per la promozione dei diritti umani e sociali dei settori più deboli della popolazione immigrata favorendo processi di inclusione sociale. E’ a Siponto allocata in un vecchio edificio scolastico opportunamente recuperato e ristrutturato dal Comun e di Manfredonia e finanziata dal Ministero dell’interno e gestito dalla Cooperativa sociale “IRIS” di Manfredonia ed opera in sinergia con il consorzio Aranea di Foggia, e numerose associazioni ed enti ecclesiastici del territorio.
<E’ uno dei presidi sociali di maggior valenza che opera in un settore delicato, fortemente complesso con delle problematicità che richiedono soluzioni responsabili>, ha sintetizzato l’assessore alle politiche sociali, Paolo Cascavilla, nel corso del report prodotto dal direttore delle Casa, Domenico La Macchia al termine dei primi nove mesi di attività. Un progetto tanto ambizioso quanto necessario date le presenze di immigrati nel territorio che l’assessorato, coadiuvato dai servizi sociali comunali, ha seguito sin dal suo nascere. <Per i cittadini immigrati – ha rilevato Cascavilla – una opportunità per percorsi di integrazione, per la comunità uno spazio di promozione della tutela dei diritti e conoscenza dei doveri. L’iniziativa del tutto innovativa si colloca peraltro – ha ricordato l’assessore – nel novero di altre attività promosse nel settore dell’immigrazione, quali “Manfredonia solidale” ampliata poi a “Capitanata solidale”, “Solidarietà in movimento” utilizzando un camper finanziato dal Ministero dell’Interno, “Roxana” per la lotta alla tratta e allo sfruttamento sessuale, “Aquilone” per la lotta allo sfruttamento lavorativo>.
Punto nevralgico della Casa è lo Sportello informativo di integrazione (aperto da lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19) con l’impiego di due operatori di orientamento e due mediatori culturali. <Lo sportello> spiega il direttore La Marca <svolge un lavoro di back office raccogliendo informazioni, prendendo contatti con la Questura di Foggia, i sindacati e tutti gli altri enti di volta in volta interessati. I servizi che hanno richiesto maggior impegno sono stati quelli riguardanti l’orientamento giuridico e formativo>.
I risultati conseguiti sono più che gratificanti. <Da agosto 2014, quando la cooperativa Iris ha ricevuto le chiavi della struttura, ad oggi, è di 206 il numero medio di persone, con punte di 463 unità, che si sono recate presso la Casa per usufruire dei servizi messi a disposizione, > relaziona il direttore La Macchia che precisa come <l’ 87,8% sono regolari con permesso di soggiorno, 5,4% sono irregolari e il 6,8% sono senza permesso di soggiorno>.
Ma non solo stranieri, anche italiani (78) per chiedere informazioni relativamente ai permessi di soggiorno, contratti di lavoro per badanti e operai in agricoltura, ma in tanti hanno anche partecipato alle varie iniziative culturali. Fra le attività prestate anche quella di “consulenza psicologica” utilizzata da 50 persone in prevalenza donne per le quali è stato predisposto un percorso di preparazione al parto di donne straniere in gravidanza.
Numerose le iniziative a carattere ricreativo-culturale organizzate fra cui corsi di alfabetizzazione lingua italiana manche araba (78 gli italiani paertecipanti), laboratori interculturali su argomenti di attualità e perfino di danza rumena e indiana, sulla primavera slovacchia.
L’attività delle “Casa dei diritti” non si ferma alla sede di Siponto: c’è uno sportello mobile che viaggia su un camper che batte prevalentemente la campagna dove prospera un mondo nascosto di immigrati che vive allo stato primitivo. Il camper ha effettuato 40 percorsi fornendo aiuti di base. L’aspetto più sconfortante è dato dalla presenza di numerosissimi bambini cui manca tutto, non ultima la scuola. Sono aspetti che tanto i servizi sociali comunali quanto la Casa dei diritti hanno allo studio per le opportune proposte di intervento.
Michele Apollonio

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