«Spiagge in Puglia» Concessioni balneari allentati i vincoli

Con 22 voti favorevoli e 21 astenuti il Consiglio regionale ha approvato nei giorni scorsi il disegno di legge che modifica la disciplina in materia

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Con 22 voti favorevoli e 21 astenuti il Consiglio regionale ha approvato nei giorni scorsi il disegno di legge che modifica la disciplina in materia di tutela e uso della costa. Il rilascio della concessione avviene attraverso una selezione di evidenza pubblica e nel rispetto delle legge vigenti. È possibile l’affidamento in gestione (sub-ingresso) nelle concessioni turistico ricreative una sola volta nel corso della durata della concessione. Le strutture funzionali all’attività balneare, purché di facile amovibilità possono essere mantenute per l’intero anno solare. La concessione può essere revocata in qualunque momento per sopravvenute ragioni di pubblico interesse, per condanne relative a reati di inquinamento ambientale che comportano un danno irrimediabile. L’assunzione al lavoro in totale difformità alla legge e ai contratti collettivi quando accertata con sentenza passata in giudicato, comporta l’automatica decadenza del concessionario.

L’assessore Di Gioia ha spiegato che questa legge, pur rispettando il principio di tutela delle coste ne rende più agevole l’uso soprattutto relativamente ai compiti dei Comuni che negli anni passati non sono stati in grado di redigere il Piano delle coste. Per Di Gioia questa iniziativa legislativa è «un importante punto di svolta per la gestione del patrimonio demaniale marittimo regionale».

«Abbiamo reso più flessibile e attuabile la norma – ha detto Ruggiero Mennea (Pd) – allentando le eccessive restrizioni che in questi anni hanno compresso la crescita del settore turistico-balneare. Non nascondo però che le rivisitazioni apportate alla legge non possono essere sufficienti».
«È dall’altro giorno, da quando in Commissione è stato approvato il testo del piano delle coste – ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale, Nino Marmo (FI) – che mi appello al buonsenso comune per apportare modifiche necessarie richieste anche dagli operatori. Ed oggi, il Consiglio regionale ha condiviso i miei emendamenti con successo e sono lieto di poter affermare che è stata scritta una pagina di buona politica».

«Il disegno di legge – ha commentato Filippo Caracciolo (Pd) – prevede la possibilità per i Comuni costieri di esercitare le funzioni di gestione del demanio marittimo, compresa l’attività concessoria, in applicazione del vigente Piano Regionale delle Coste anche in pendenza dell’approvazione del Piano Comunale e si pone come obiettivo quello di incoraggiare lo sviluppo delle imprese turistico- balneari del Pugliese».
«Con la scelta del consiglio regionale di introdurre gli emendamenti di modifica – ha evidenziato Michele Mazzarano (Pd) – viene affermato il principio secondo il quale la tutela della costa, non è incompatibile con la volontà delle imprese balneari, che vogliono crescere e far crescere un turismo balneare di qualità».
Critico invece il presidente Gruppo Sel-Noi a sinistra per la Puglia, Michele Losappio. «L’impressione – ha detto – è che parte della maggioranza abbia ceduto alle esigenze dei “portatori di interesse” smarcandosi e a volte rivendicando apertamente una ricercata lontananza dal meglio della legislazione, della programmazione e della pratica di questi 10 anni di governo a difesa dell’ambiente e del territorio».


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