Il centro storico di Monte Sant’Angelo si appresta ad accogliere le tradizionali “Fanoje di San Giuseppe”, imponenti cataste di legna che vengono bru
Il centro storico di Monte Sant’Angelo si appresta ad accogliere le tradizionali “Fanoje di San Giuseppe”, imponenti cataste di legna che vengono bruciate nei vari rioni della città, in un rito propiziatorio e purificatore. L’evento è promosso dagli assessorati alla cultura e al turismo del Comune, in collaborazione con le associazioni Agesci, La Scossa e Museca, Luna Rossa Event, Studio1 e la parrocchia di Santa Maria del Carmine.
Tre i falò ed un grande concerto con tre gruppi del territorio e la partecipazione straordinaria di Eugenio Bennato. Oggi, a partire dalle ore 19, i bianchi vicoli del Rione Junno si trasformeranno in un percorso fra tradizioni, musica, enogastronomia. Per il sindaco di Monte Sant’Angelo, Antonio di Iasio, con le Fanoje «valorizziamo e custodiamo le nostre tradizioni per tramandarle alle future generazioni, ma rappresentano anche un importante vettore di promozione turistico-culturale. Grazie a quanti si impegnano per la buona riuscita dell’evento, dalle associazioni alle parrocchie», aggiunge il primo cittadino.
«Le nostre tradizioni fanno parte della nostra storia e della nostra cultura. Fondamentale è valorizzarle e promuoverle nel migliore dei modi – dichiara Giuseppe Ciuffreda, assessore ai beni e alle attività culturali, che aggiunge – questo è il nostro intento: far crescere i nostri grandi eventi attraverso una precisa strategia di promozione».
Gli fa eco Michele Ferosi, assessore al Turismo: «Gli eventi sono grandi attrattori per il settore turistico. Promuoverli in questo periodo dell’anno ci aiuta anche a destagionalizzare. Le Fanoje, infatti, quale evento della tradizione, le promuoviamo e le promuoveremo sempre più». Tre saranno i luoghi che verranno illuminati dal calore dei falò: alle ore 19 presso la parrocchia Santa Maria del Carmine; alle ore 19.30, in Largo Tomba di Rotari, accensione del falò e alle ore 20 il concerto del gruppo folk locale “Razza garganica”; segue, alle ore 20, l’accensione del falò in Largo Dauno e dalle 20.30 inizia il grande concerto con I Cantori di San Giovanni Rotondo, Himarmene, Le Indie di quaggiù e la chiusura affidata ad Eugenio Bennato, il noto cantautore napoletano fondatore prima della “N u ova Compagnia di Canto Popolare” (nel 1969) e poi del movimento “Taranta Power”, nonchè autore di grandi successi, quali “Che il Mediterraneo sia” e “Gran – de Sud”. Nella serata spazio anche alle degustazioni di prodotti tipici.
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