Ennesimo maxi-sequestro di bianchetto della guardia costiera: sottratti al mercato 540 kg

Alle prime luci dell’alba i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, diretta dal Capitano di Fregata Marcello Notaro, h

Piano casa, la Regione Puglia ci riprova: c’è già la nuova proposta di legge
187ma festa In Onore di Maria SS di Siponto, programma odierno
Offerte di lavoro in Capitanata: alta richiesta di personale nel settore ‘ristorazione’

Alle prime luci dell’alba i militari della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Manfredonia, diretta dal Capitano di Fregata Marcello Notaro, hanno svolto l’ennesima efficace azione di repressione della commercializzazione illegale di prodotti ittici sottomisura nella città di Manfredonia, effettuando un consistente sequestro di pescato al di sotto della taglia minima trasportato in un furgone privato e pronto per essere immesso sul mercato. In particolare sono stati sequestrati circa 540 (cinquecentoquaranta) Kg di novellame di sarde ed alici (comunemente noto come “bianchetto”), in quanto detenuto e trasportato in violazione dell’Art. 7, comma 1, lett. a) e b) del D.Lgs. n°04/2012. Un’operazione in favore della tutela del mare, per scoraggiare chi ancora pratica la pesca di pesci allo stato neonato che sono un’ importante anello della catena alimentare marina, in quanto favorisce la crescita di altre specie cosiddette pelagiche (di profondità e di più grosse dimensioni).

Il risultato dell’operazione è da attribuire alla capacità investigativa degli uomini del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto di Manfredonia, che ormai da tempo effettuano appostamenti in vari luoghi della città. Il pescato, dopo gli accertamenti sanitari effettuati dal medico del Servizio Veterinario dell’ASL FG Area B – Distretto di Manfredonia e su disposizione del Magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Foggia, è stato destinato alla distruzione mediante rigetto in mare, in quanto dichiarato prodotto alimentare del tutto privo di documenti attestanti la rintracciabilità dello stesso prodotto ittico, e quindi non destinabile al consumo umano. Un soggetto identificato è stato ritenuto responsabile delle violazioni penali sopracitate, il quale è stato prontamente deferito alla competente Autorità Giudiziaria. L’attività di repressione posta in essere dagli uomini del Nucleo di Polizia Giudiziaria della Guardia Costiera sipontina contro gli illeciti in materia di pesca e commercializzazione illegale di prodotti ittici sottomisura proseguirà incessante anche nei prossimi giorni in tutta la provincia di Foggia, allo scopo di garantire il rispetto delle leggi e tutelare la salute degli inconsapevoli consumatori.

false

COMMENTI

WORDPRESS: 0