La “vertenza Sangalli” prosegue e si arricchisce, giorno dopo giorno, di incontri tra le parti interessate e cambi di rotta, a volte quasi repentini.
La “vertenza Sangalli” prosegue e si arricchisce, giorno dopo giorno, di incontri tra le parti interessate e cambi di rotta, a volte quasi repentini. Le sollecitazioni giunte dalle istituzioni locali e dai rappresentanti sindacali hanno dato luogo ai tavoli svoltisi presso ilMinistero dello Sviluppo economico. Già dalla prima occasione il dottor Castano, in rappresentanza del Governo, è stato chiaro: “Sangalli trovi una soluzione che unisca, non che divida Nord e Sud del paese”, proprio come il sindaco Angelo Riccardi aveva auspicato pubblicamente giorni prima.
Pare, invece, che questo invito non sia stato raccolto e che la proprietà si stia muovendo in direzione opposta, con la Regione Friuli che è intervenuta sottoscrivendo l’aumento di capitale ai fini della tutela dei livelli occupazionali dello stabilimento di San Giorgio di Nogaro. E i nostri lavoratori?
“Unire, non dividere: ciò che avevo invocato e quello che il Governo si aspetta. Se, invece, l’azienda – commenta il sindaco Riccardi – pensa di potersi prendere beffa di un intero territorio, per giunta dopo aver usufruito di contributi pubblici, vuol dire che ha fatto male i suoi calcoli”.
“I nostri lavoratori e la nostra gente hanno eguali diritti dei colleghi friulani: appartengono allo stesso gruppo aziendale e si trovano nella stessa nazione”, prosegue il sindaco, che aggiunge “Sarebbe il caso che anche la Regione Puglia pianifichi un’efficace strategia, magari di concerto con il pari ente del Friuli Venezia Giulia, per contribuire a restituire ossigeno occupazionale al nostro territorio”.
“L’avevamo detto che non sarebbe stato facile trovare una soluzione, ma avevamo detto anche che con uno sforzo comune, quindi da parte di tutti, si può ancora cercare di salvaguardare la precaria situazione sociale ed economica del territorio. Nessuno si senta escluso da questo impegno. Lo si deve ai quasi 400 lavoratori, tra diretti e indotto e alle loro famiglie”, conclude Riccardi.
Matteo Fidanza
Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia
false
COMMENTI