Nell’Ipogeo paleocristiano di Siponto il Presepe vivente

DA cinque edizioni, l’eclettico amico Aldo Caroleo, appassionato cultore di Siponto, in collaborazione con l’Archeoclub di Siponto, cura l’allestiment

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DA cinque edizioni, l’eclettico amico Aldo Caroleo, appassionato cultore di Siponto, in collaborazione con l’Archeoclub di Siponto, cura l’allestimento del presepe vivente nel suggestivo Ipogeo Paleocristiano di Santa Maria Regina di Siponto. Ragazzi in costume d’epoca raccontano attraverso gli antichi mestieri del nostro popolo, la nascita di Cristo, in una suggestiva  ricostruzione di alcuni habitat del nostro territorio.

Un presepe che è stato visitato quest’anno da migliaia di persone. Mi riferiva Caroleo, che ho intervistato domenica  mattina u.s.,  che nel 2014 è stata registrata la presenza  di numerosi forestieri che hanno visitato il presepe provenenti da Roma, da Brescia, Torino, Pescara, Ravenna e Napoli. Un presepe che andrebbe maggiormente pubblicizzato dai mass media nazionali per la sua originalità e suggestione, forse unico in Italia per la sua ubicazione naturale, perché contempla  insieme storia, tradizione e fede del territorio sipontino.

L’opportunità turistica della nostra Città, durante le feste natalizie,  passa anche attraverso queste brillanti iniziative dei talentuosi presepisti di Manfredonia, che non hanno nulla da invidiare alla mostre e alle iniziative di altre Città,  spesso pubblicizzate attraverso le reti televisive nazionali. Va altresì ricordato, che il presepe vivente a Siponto è alla 7^  Edizione. Le prime due rappresentazioni hanno avuto luogo presso il Museo Etnografico di Siponto dedicato all’esimio  prof. Michele Melillo.

(A cura di Franco Rinaldi, cultore di storia e tradizioni popolari di Manfredonia)
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