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I Carabinieri del Comando Compagnia di Manfredonia hanno tratto in arresto in flagranza di reato per tentata estorsione Raffaele Trotta, 67 anni.La sera di venerdi scorso si è presentata nella Stazione Carabinieri di Manfredonia una donna, poi risultata essere la nuora dell’arrestato, in forte stato di agitazione. La stessa raccontava ai Carabinieri una situazione di disagio di cui era vittima da quando aveva deciso di separarsi dal marito con il quale ha tre figli piccoli, situazione che non derivava dalla separazione in se, affidata già ai rispettivi legali e che non aveva impedito ai due coniugi di poter continuare a condividere il tetto coniugale, quanto piuttosto dall’atteggiamento del suocero il quale, preso atto della situazione, aveva iniziato ad avere una condotta persecutoria nei confronti della donna. Dal racconto, emergevano condotte varie di pedinamento ed un episodio nel quale la donna aveva addirittura ritrovato la propria autovettura con gli pneumatici squarciati, tutti episodi mai denunciati ma, a detta della stessa, verosimilmente riconducibili al suocero.Venerdì sera però succedeva qualcosa di più grave. Verso le ore 20.00, quando la donna si trovava a bordo della propria autovettura nel centro di Manfredonia con un amico, sopraggiungeva l’autovettura del suocero Trotta Raffaele. L’uomo, parcheggiato il proprio veicolo, si era quindi avvicinato all’auto della donna e, giunto all’altezza del finestrino, le aveva intimato di abbandonare casa entro due giorni, pena la morte, prima brandendo in mano un coltello di grosse dimensioni e, al momento della minaccia, avvicinandolo pericolosamente alla gola della stessa. Si era poi allontanato con la propria auto, facendo perdere le proprie tracce. Vista l’escalation delle azioni, la vittima, in forte stato di agitazione, si portava immediatamente presso la Stazione Carabinieri con il testimone dell’accaduto e, mentre raccontava l’episodio, i Carabinieri avevano già indirizzato le ricerche di Trotta. Poco dopo infatti, l’uomo veniva individuato e sottoposto a perquisizione personale e locale.
Condotto in caserma ed avuto il riscontro dalle testimonianze di quanto accaduto e raccontato dalla vittima, lo stesso veniva tratto in arresto per il delitto di tentata estorsione ed associato al Carcere di Foggia.
Redazione
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