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A seguito delle vicende e notizie riportate sia dalla stampa che su civici manifesti, relative al progetto di manutenzione e tutela del Patrimonio boschivo, finanziato dall’Ente Parco Nazionale del Gargano, per la campagna antincendio 2014, si precisa che l’Ente Parco chiederà all’Agenzia ARIF il rispetto di tutte le norme che, non solo soprassiedono allo svolgimento delle operazioni individuate dal progetto, ma che garantiscano la selezione trasparente mediante i criteri di accesso uniformi alle opportunità occupazionali sviluppate dall’iniziativa“. Lo precisa in una nota odierna il portavoce dell’Ente Parco nazionale del Gargano.
“Le numerose osservazioni pervenute all’Ente Parco da cittadini ed anche rappresentanti regionali, della stessa compagine di maggioranza che governa la Regione Puglia, e le richieste di accesso agli atti trasmesse all’Ente Parco Nazionale del Gargano, non possono lasciare indifferente l’Ente che chiederà conto di tanto in sede regionale ed anche in un incontro con il Direttore Generale dell’ARIF stessa”.
“In ultimo, si fa rilevare come ancora una volta, l’atteggiamento dell’Ente sia assolutamente trasparente, poiché tutti gli atti di propria competenza, dalla stipula dell’accordo di collaborazione agli atti esecutivi dello stesso, non ultimo quelli relativi il ridetto progetto, sono pubblici e presenti sul sito web ufficiale dell’Ente Parco Nazionale del Gargano. L’Ente sta valutando, inoltre, l’eventualità di adire la magistratura per tutelare l’immagine dell’Ente stesso e del suo Presidente, oggetto di una vergognosa campagna diffamatoria da parte di chi, alterando e mistificando la realtà, non capisce il reale fine perseguito, ovvero, quello della tutela e della conservazione delle risorse naturali e paesaggistiche del Gargano mediante il potenziamento del servizio antincendio, a cura esclusiva, giova ripeterlo, dell’ARIF”.
“Sino al momento nel quale saranno affrontate e definite le citate questioni, l’Ente sta valutando la possibilità di sospensione del progetto e di tutti gli atti di propria competenza, ivi compreso il congelamento delle relative somme stanziate”.
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