La sera dell'11 luglio nel castello di Monte Sant'Angelo i Ghost Hunters Puglia hanno effettuato un'approfondita sessione d'indagini. In realtà si è
La sera dell’11 luglio nel castello di Monte Sant’Angelo i Ghost Hunters Puglia hanno effettuato un’approfondita sessione d’indagini. In realtà si è trattato di un supplemento di ricerca compiuto proprio per vagliare i risultati già ottenuti con i rilevamenti del 26 ottobre scorso.
Questa volta il gruppo, capeggiato dal giovane e appassionato studioso Mario Contino, presidente dell’Associazione Italiana Ricercatori del Mistero, si è avvalsa di una strumentazione più sensibile e sofisticata quale rilevatori di movimento, rilevatori campi elettromagnetici, videocamere e fotocamere HD con tecnologia IR e Full Spectrum, registratori in grado di captare Ultrasuoni ed Infrasuoni, termo camere; questi dispositivi, grazie alla loro elevata capacità ricettiva, riescono a registrare fenomeni che si situano al di là dell’abituale “sentire” umano.
La ricerca ha avuto inizio, col favore delle tenebre, nell’area archeologica del maniero, lì dove sono state rinvenute delle tombe; dopo aver eseguito il tipico rituale e formulato il solito cliché di domande, non è emersa nessuna anomalia interessante. Lo scenario è, invece, mutato nella parte più nobile della fortezza, quella che racchiude le prigioni, presumibilmente luogo di detenzione, tra gli altri, anche di Filippa d’Antiochia e della regina Giovanna I d’Angiò.
I rilevamenti acustici confermerebbero l’ipotesi che nel castello dimori almeno uno spirito e si suppone appartenga proprio alla sventurata Filippa d ‘Antiochia, venduta – insieme alla prole-agli Angioini dal marito Manfredi Maletta.
Questi nuovi indizi avvalorerebbero le testimonianze di alcuni visitatori che, in occasione della mostra contro la mafia allestita nelle stesse sale, raccontano di aver notato un volto femminile nelle foto scattate ad una delle opere che ha come tema proprio il femminicidio.
Per adesso l’equipe mantiene uno stretto riserbo sulla valenza delle tracce audio: unica indiscrezione trapelata è la frase che si udirebbe chiaramente “Non voglio morire!“, quasi come se la povera dama fosse ancora infelicemente prigioniera, questa volta della sua- probabilmente- tragica e violenta dipartita, come se non avesse compreso (e chi avrebbe potuto, in fondo?), accettato quell’amaro destino che l’ha strappata ingiustamente alla vita e ai figli.
La voce, senza alcun dubbio femminile, avrebbe inoltre invitato gli ospiti ad abbandonare la sala con un “Andate via!Andate via!” ponendo così fine all’indagine.
Tutto il materiale audio e video al momento è al vaglio dei ricercatori, che si dicono entusiasti di quanto raccolto. E intanto il mistero continua…
IL DIARIO MONTANARO
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