Gal DaunOfantino: “Il nuovo Cda è già all’opera”

Si è svolto nei giorni scorsi il primo Cda del Gal Daunofantino dopo il rinnovamento delle cariche sociali. Con entusiasmo e consapevolezza l’esecutiv

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Si è svolto nei giorni scorsi il primo Cda del Gal Daunofantino dopo il rinnovamento delle cariche sociali. Con entusiasmo e consapevolezza l’esecutivo composto da Michele D’Errico, Salvatore Piazzolla. Il Cda è completato dai Consiglieri Angelo Trotta, Giovanna Di Lauro e Maurizio Dragano si è adoperato sin da subito per dare slancio all’attività del Gal affinchè possa generare, come accaduto in questi primi dieci anni, benefici per lo sviluppo economico e sociale del territorio dei Comuni di Manfredonia, Zapponeta, Margherita di Savoia, Trinitapoli, San Ferdinando di Puglia.

I componenti del Cda hanno sposato appieno la linea d’azione data dal Presidente D’Errico per programmare e rendere fruibili i fondi della nuova programmazione europea al fine di rendere sempre più il Gal agenzia di sviluppo e punto di riferimento per il territorio e la sua classe imprenditoriale

Sappiamo che ci sono forti aspettative nei confronti del Gal, soprattutto in un momento come questo dove c’è bisogno di forti impulsi per far ripartire l’economia – ha sottolineato D’Errico -.  Una soluzione è sicuramente l’imprenditorialità e la capacità di saper fare impresa. Pertanto, la nostra struttura tecnica, come ormai accade già da dieci anni, andrà sempre più incontro alle esigenze burocratiche del cittadino e sarà di supporto alla Pubblica Amministrazione. Da parte nostra ci auguriamo che la nuova programmazione comunitaria non parta con i ritardi della precedente, creando pesanti penalizzazioni per le idee e gli interventi da realizzare. Servono risposte immediate e coerenti, non si può e non si deve aspettare troppo a lungo per dare ossigeno all’economia locale. Noi – ha concluso il Presidente – siamo già pronti ad intraprendere nuove sfide. In questa programmazione ragioneremo, e tutti i nostri interlocutori dovranno farlo, su logiche di sistema e di integrazione degli interventi, affinchè questo territorio possa davvero arrivare primo e non continuare a ritenersi sulla carta secondo a nessuno”.

 
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