I nuovi concorsi nelle Asl pugliesi. verranno banditi entro l'estate e si svolgeranno a partire dalla prima settimana di settembre: riguarderan
I nuovi concorsi nelle Asl pugliesi. verranno banditi entro l’estate e si svolgeranno a partire dalla prima settimana di settembre: riguarderanno non meno di 500 unità soprattutto medici. Il direttore dell’assessorato alla Salute Vincenzo Pomo, ieri mattina era al ministero dell’Economia dove ha ottenuto il via libera alla «scorciatoia» richiesta dall’assessore Elena Gentile: in termini di tempo si traduce in un risparmio di almeno 4 mesi rispetto alle procedure ordinarie. Tra 2012 e 2013 la spesa per il personale sanitario (che vale grossomodo 2 miliardi) è scesa tra i 30 ed i 50 milioni. È questo il tesoretto che alimenterà la seconda tranche di nuove assunzioni.
La prassi prevede che il ministero conceda l’ok all’avvio delle procedure di reclutamento dopo la presentazione del bilancio consolidato, prevista in luglio: tra pubblicazione bandi e procedure selettive, avrebbe significato rinviare le assunzioni a febbraio-marzo 2015. A fronte di numeri sicuramente in miglioramento (si tratta solo di determinare la cifra definitiva, che comunque sarà più bassa dei 100 milioni ipotizzati alcune settimane fa), il ministero ha autorizzato la Regione a partire’ subito, salvo poi stabilire in corso, d’opera il numero preciso delle unità da assumere: le graduatorie infatti varranno, 2 anni.
In lista d’attesa ci sono tra l’altro una quarantina di direttori di unità operativa (i primari), necessari a far- partire reparti o dipartimenti di nuova istituzione (ad esempio Altamura ma anche Casarano). Ci sono casi di strutture completate ma non ancora aperte per mancanza di personale, non soltanto di medici: e infatti nell’elenco ci sono infermieri, fisioterapisti, tecnici di ed ausiliari. Tra le Asl che reclamano le deroghe a voce più forte c’è quella di Lecce, che nella prima fase (700 assunzioni) ha ritenuto di essere stata penalizzata nella ripartizione dei posti. Il piano straordinario di reclutamento per la sanità prevede circa 2.400 nuove immissioni in ruolo, da spalmare sulla base delle effettive necessità e soprattutto partendo dalle Asl più penalizzate.
Quelle già effettuate o comunque in corso sono circa 1.200. La nuova fase concorsuale ne dovrebbe sbloccare, come detto, circa 500, ma se i risparmi saranno più alti si potrà arrivare anche a 700. Tutto il resto verrà effettuato per step, man mano che matureranno i risparmi e verranno ottenute le deroghe da parte del ministero. Metà del fabbisogno, peraltro, deve essere coperto attingendo dalle liste di mobilità.
false
COMMENTI