Diminuiscono le imprese artigiane in Puglia. Sono 73.404, pari al 19,5% del totale delle aziende (375.821), mentre l’anno prima erano 75.376. È quanto
Diminuiscono le imprese artigiane in Puglia. Sono 73.404, pari al 19,5% del totale delle aziende (375.821), mentre l’anno prima erano 75.376. È quanto emerge dal secondo report sulla natalità-mortalità delle attività economiche, elaborato dal Centro Studi di Confartigianato Imprese Puglia su dati Unioncamere. Da inizio anno al 31 marzo scorso, le cessazioni (2.556) hanno superato le iscrizioni (1.231), con un saldo negativo di 1.972 unità (-2,6%). Il saldo negativo è dovuto, principalmente, alla perdita di ben 1.025 ditte di costruzioni, pari ad una flessione del 3,9%. Seguono le attività manifatturiere che hanno perso 524 unità, con un decremento del 2,9%. Negativo anche l’andamento del commercio all’ingrosso e al dettaglio (meno 117 aziende, pari ad un tasso negativo dell’1,7%) e del settore dei trasporti che registra un calo del 3,7% (152 unità in meno). Aumentano, invece, le agenzie di viaggio: ce ne sono 1.552 contro le 1.431 del primo trimestre dell’anno scorso. L’ar – tigianato pugliese si concentra nei settori delle costruzioni (34,8%), delle attività manifatturiere (23,5), delle altre attività di servizi (16,5), del commercio all’ingrosso e al dettaglio (9,1), del trasporto e magazzinaggio (5,4).
BARI – Rappresenta il 40,7% delle imprese artigiane in Puglia (29.870 su 73.404). In un anno, sono diminuite di 928 unità, pari al 3%.
BRINDISI – Rappresenta il 9,9% delle aziende artigiane (7.302). Sono scese di 151 unità, pari al 2%.
FOGGIA – Rappresenta il 13,6% delle imprese artigiane (9.981). In un anno, se ne sono perse 289, pari al 2,8%.
LECCE – Rappresenta il 25,4% delle aziende artigiane (18.640). Ha perso 505 unità (-2,6%).
TARANTO – Rappresenta il 10,4% delle imprese artigiane (7.611 su 73.404). Sono diminuite di 99 unità, pari all’1,3%. «I dati confermano una situazione che denunciamo da tempo – dice il presidente di Confartigianato Puglia, Francesco Sgherza – con un numero di cessazioni più che doppio rispetto alle iscrizioni. È il dato ancor più allarmante è che la maggioranza delle chiusure si verifica nei settori edile e manifatturiero, fondamentali per l’economia». Tra le misure urgenti per la Confartigianato, un intervento sulla pressione fiscale, sui tempi di pagamento, sui «tempi biblici della giustizia» e sulla chiusura del credito da parte delle banche.
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