Uno “sconto” sulle tasse per le imprese delle aree urbane medio-piccole più colpite dalle crisi: questo il contenuto del decreto sulle Zone Franche Ur
Uno “sconto” sulle tasse per le imprese delle aree urbane medio-piccole più colpite dalle crisi: questo il contenuto del decreto sulle Zone Franche Urbane che viene presentato oggi dall’assessore allo Sviluppo economico insieme ai sindaci e ai rappresentanti dei comuni, con i dirigenti regionali competenti e che è oggetto di un bando aperto da domani 24 aprile (fino al 12 giugno), presente sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (www.mise.gov.it).
I fondi aiuteranno a “tagliare” Irpef, Irap, imposte comunali e contributi previdenziali per i dipendenti. Le ZFU sono state individuate all’interno dei Comuni, scelti nel 2007 in base all’Ids, l’indice di disagio socio-economico.
Per i prossimi 14 anni il sistema sarà in vigore e nel caso di le richieste dovessero superare le somme a disposizione, ogni istanza sarà rideterminata. Le domande per il bando saranno esclusivamente on-line e per aderire servirà la Pec (posta elettronica certificata). Le somme (58,8 milioni di euro) destinate sono tutte regionali. Le risorse provengono dal fondo ex Fas, il fondo Coesione e Sviluppo: il sistema delle ZFU infatti è disciplinato a livello nazionale dal Ministero dello Sviluppo Economico, ma con dotazioni di provenienza delle Regioni. In Puglia ci sono 58,8 milioni a disposizione di 11 comuni.
Al bando possono partecipare le imprese di micro e piccola dimensione, già costituite e regolarmente iscritte nel Registro delle imprese alla data di presentazione dell’istanza. Per alcuni comuni sono in parte ammesse anche le imprese di nuova o recente costituzione, imprese femminili o sociali. Ciascun soggetto può beneficiare delle agevolazioni fino al limite massimo di 200mila euro, o di 100mila euro per le imprese del settore del trasporto su strada. Le imprese devono trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non essere in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali. Sono “microimprese” le imprese che hanno meno di 10 occupati e un fatturato, o un totale di bilancio annuo, inferiore ai 2 milioni di euro; mentre sono “piccole imprese” le imprese che hanno meno di 50 occupati e un fatturato annuo, o un totale di bilancio annuo, non superiore a 10 milioni di euro.
Possono accedere alle agevolazioni anche gli studi professionali e, più in generale, i professionisti purché svolgano la propria attività in forma di impresa e siano iscritti, alla data di presentazione dell’istanza di agevolazione, al Registro delle imprese. Le imprese ammissibili alle agevolazioni devono svolgere la propria attività all’interno del territorio della ZFU, disponendo, alla data di presentazione dell’istanza, di un ufficio o locale destinato all’attività, anche amministrativa, ubicato all’interno del territorio.
Sono “ufficio o locale” le sedi legali, amministrative, produttive o qualsiasi altra sede secondaria o unità locale dell’impresa, così come risultante dal certificato camerale. Per le imprese che svolgono attività non sedentaria è, inoltre, richiesto che: – presso l’ufficio o locale sia impiegato almeno un lavoratore dipendente a tempo pieno o parziale che vi svolga la totalità delle ore lavorative; ovvero – almeno il 25% del volume di affari dell’impresa sia realizzato da operazioni effettuate all’interno del territorio della ZFU. Secondo il decreto, sono considerate non sedentarie le attività esercitate prevalentemente al di fuori di un ufficio o locale aziendale e svolte principalmente, se non esclusivamente, direttamente presso la clientela dell’impresa o in spazi pubblici.
In tal senso, ad esempio, sono considerate attività di tipo: • non sedentario, i venditori ambulanti, le imprese di costruzione, gli idraulici e i parrucchieri che svolgono la propria attività prevalentemente presso l’abitazione dei clienti; • sedentario, le attività manifatturiere svolte all’interno di uno stabilimento produttivo, gli esercizi commerciali, i ristoranti, i saloni di parrucchiere. Non sono ammesse alle agevolazioni del Decreto le “imprese in difficoltà”, ma una micro o piccola impresa che si è costituita da meno di tre anni non è considerata un’impresa in difficoltà per il periodo interessato.
– Le agevolazioni concedibili:
Le imprese possono beneficiare di queste agevolazioni: esenzione dalle imposte sui redditi, esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive, esenzione dall’imposta municipale propria, esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
a) Esenzione dalle imposte sui redditi (Irpef) Il reddito derivante dallo svolgimento dell’attività svolta dall’impresa all’interno del territorio della ZFU, fino 100mila euro per ciascun periodo di imposta, è esente dalle imposte sui redditi, a decorrere dal periodo di imposta di accoglimento della istanza di agevolazione. Limiti sono previsti a seconda dei periodi di imposta. II limite di 100mila euro è maggiorato, per ciascuno dei periodi di imposta, di un importo pari a 5mila euro, ragguagliato ad anno, per ogni nuovo dipendente, residente nel territorio della ZFU e che nello stesso territorio svolga l’attività di lavoro dipendente, assunto a tempo indeterminato dall’impresa beneficiaria. Per questo si tiene conto delle nuove assunzioni che costituiscono un incremento del numero di dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato, sia a tempo pieno che parziale, rispetto al numero di lavoratori, assunti con la medesima tipologia di contratto, in essere alla data di chiusura del periodo di imposta precedente a quello di decorrenza dell’esenzione. Nel caso in cui l’impresa richiedente svolga la propria attività anche al di fuori del territorio della ZFU, ai fini della determinazione del reddito prodotto all’interno del predetto territorio sussiste l’obbligo in capo all’impresa di tenere un’apposita contabilità separata.
b) Esenzione dall’imposta regionale sulle attività produttive (Irap) Per ciascuno dei primi cinque periodi di imposta decorrenti da quello di accoglimento dell’istanza di agevolazione, dall’imposta regionale sulle attività produttive è esentato il valore della produzione netta nel limite di euro 300mila.
c) Esenzione dall’imposta municipale propria Per gli immobili situati nel territorio della ZFU, posseduti e utilizzati per l’esercizio dell’attività d’impresa, è riconosciuta l’esenzione dall’imposta municipale propria per i primi quattro anni a decorrere dal periodo di imposta di accoglimento dell’ istanza.
d) Esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente Relativamente ai soli contratti a tempo indeterminato, ovvero a tempo determinato di durata non inferiore a 12 mesi, e a condizione che almeno il 30 per cento degli occupati risieda nel Sistema Locale del Lavoro in cui ricade la ZFU, è riconosciuto, l’esonero dal versamento dei contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.
I comuni e le somme:
Andria 6,259 milioni, Barletta 7,425 milioni, Foggia 4,946 milioni, Lecce 4,827 milioni (15% per imprese di nuova o recente costituzione, 15% per imprese sociali), Lucera (Fg) 4,511 milioni, Manduria (Ta) 4,336 milioni, Manfredonia (Fg) 4,610 milioni, Molfetta (Ba) 5,307 milioni (10% per imprese nuova o recente costituzione, 10% per imprese sociali), San Severo (Fg) 4,743 milioni, Santeramo in Colle (Ba) 3,836 milioni (10% imprese nuova o recente costituzione, 5% imprese femminili), Taranto 8,093 milioni (20% per le imprese della zona Isola-Borgo Antico). Totale 58,8 milioni.
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