Totale mancanza di rispetto per le istituzioni e pessima gestione del bilancio comunale, queste le principali accuse mosse dal Consigliere Stefano Pec
Totale mancanza di rispetto per le istituzioni e pessima gestione del bilancio comunale, queste le principali accuse mosse dal Consigliere Stefano Pecorella all’amministrazione comunale di Manfredonia durante il consiglio tenutosi ieri a Palazzo San Domenico.
Stefano Pecorella, nel suo intervento sulla seduta di Consiglio del 7 marzo scorso, andata deserta per le note vicende giudiziarie che coinvolgono il Sindaco Riccardi, bacchetta il Presidente del Consiglio e l’intera maggioranza, incassando anche il mea culpa del Capogruppo del PD, Franco La Torre.
“L’episodio è gravissimo – dichiara Pecorella – e rivela un atteggiamento di arroganza alla quale questa maggioranza, se tale può ancora definirsi, sembra abituata e denota una profonda mancanza di rispetto verso le istituzioni e verso l’opposizione, verso questa assise ma soprattutto verso i cittadini di Manfredonia. Questa maggioranza si distingue ancora una volta per l’assurdità e l’irregolarità istituzionale e normativa dei comportamenti in aula. Posso comprendere il clima di inquietudine che ha colpito personalmente il Sindaco Riccardi ma la nostra città non merita di subire ulteriori danni dal punto di vista dell’immagine e nella gestione ordinaria per l’atteggiamento sconsiderato e irresponsabile del suo Sindaco. Il Presidente del Consiglio o la maggioranza avrebbero dovuto quantomeno inviare una nota per chiarire la loro posizione.”
Pecorella insiste sulla cattiva gestione della città e durante il Consiglio esprime forti dubbi – con dichiarazione di voto di astensione – sull’ingresso nella Rete dei Comuni per la Bonifica dei Siti di Interesse Nazionale per l’area contaminata dell’Ex Enichem.
“I gravi fatti che colpirono la città di Manfredonia – prosegue Pecorella nel suo intervento – sono ancora impressi nella memoria di tutti noi e dovrebbero essere un monito a non perpetrare altri scempi ambientali. Ma questo contenitore, del quale riconosciamo la valenza morale ed etica, temiamo possa essere un’altra occasione per elargire consulenze e appalti agli amici della maggioranza più che un riscatto sociale per la città e un’opportunità di portare a termine gli interventi di bonifica che questa amministrazione avrebbe già dovuto concludere da tempo. A tal proposito ci chiediamo che fine abbiano fatto i circa 300 mila euro derivanti dall’indennizzo nel processo Ex Enichem.”
E sulla cattiva gestione del bilancio comunale Pecorella conclude la sua aspra critica all’attività della giunta Riccardi. “La richiesta di un acconto sulla TARI, è la conferma, qualora ne avessimo bisogno, dell’incapacità dell’amministrazione di far quadrare i conti. Pagare le tasse è un dovere civile, ogni cittadino deve contribuire alla gestione della cosa pubblica secondo le proprie disponibilità ed è pur vero che la grave situazione di crisi strangola le amministrazioni di tanti comuni italiani, per questo l’atteggiamento di un amministrazione pubblica dovrebbe essere più rigoroso e coscienzioso. Mentre in questi lunghi decenni abbiamo visto sperperare fino all’ultimo centesimo le risorse comunali dalle solite clientele della sinistra manfredoniana, nonostante le continue anticipazioni di cassa segnalate anche dalla Corte dei Conti.”
Il consiglio di ieri segna una profonda e irrimediabile spaccatura tra maggioranza e opposizione e quest’ultimo anticipa che il prossimo mercoledì 26 marzo alle ore 16 si terrà una conferenza stampa di presentazione delle mozione di sfiducia che verrà proposta al prossimo consiglio.
false
COMMENTI