Riforma della Geografia Giudiziaria: la Corte Costituzionale boccia il referendum abrogativo

La Corte Costituzionale ha detto no. Chiamata quest'oggi a pronunciarsi sull'ammissibilità del referendum abrogativo della legge di riforma della Geog

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La Corte Costituzionale ha detto no. Chiamata quest’oggi a pronunciarsi sull’ammissibilità del referendum abrogativo della legge di riforma della Geografia giudiziaria, la Consulta ha di fatto stroncato le aspettative dei nove consigli regionali italiani che avevano presentato ricorso contro la soppressione di circa mille uffici giudiziari minori. E così si fa sempre più labile la possibilità che venga revocata la chiusura del Palazzo di Giustizia di Lucera che riponeva nella consultazione popolare le ultime speranze. L’Avvocatura di Stato ha sottolineato che un’abrogazione della legge potrebbe portare a un vuoto normativo. Nel frattempo sono sempre più tangibili i disagi creati da dismissioni e accorpamenti. Il Palazzo di Giustizia del capoluogo dauno, infatti, raccoglie una mole di cause che lo ha fatto schizzare al quarto posto in Italia. Purtroppo pero’, a fronte di un incremento dell’attività giudiziaria le piante organiche segnano un deficit del 25%, il che vuol dire che manca 1 giudice su 4 e 1 cancelliere su 3. La speranza, ora, è legata solo ai decreti correttivi.
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