Un arresto a Manfredonia per possesso di materiale esplosivo

La Squadra di Polizia Giudiziaria di Manfredonia, coadiuvata da personale del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, ha arrestato Matteo Armillotta, 65

Ucraina, Mosca: ‘Mariupol completamente circondata’
Foggia, attacco «No vax» a Governo e Cgil: «Nazisti, ormai siete stati scoperti»
Vieste, bimba di sei anni muore soffocata mentre mangia una mozzarella

La Squadra di Polizia Giudiziaria di Manfredonia, coadiuvata da personale del Reparto Prevenzione Crimine di Lecce, ha arrestato Matteo Armillotta, 65enne sipontino, responsabile di detenzione di esplosivo.

A seguito di una telefonata anonima, personale del 113 è giunto in località Scalo dei Saraceni per scongiurare un cruento attentato dinamitardo nei confronti di una delle persone che gestiscono il villaggio turistico sipontino. Un esposto che riportava anche i nomi dei potenziali organizzatori, fra i quali proprio quello di Matteo Armillotta. I Poliziotti hanno perciò iniziato una serie di perquisizioni, tra le quali anche nell’abitazione dell’Armillotta, nella quale è stata rinvenuta della marijuana ed hascisc. Gli agenti hanno proseguito la perquisizione anche nel locale dell’uomo e, all’interno della toilette del Bar, occultato dietro la ceramica della base del lavandino, confezionato in un ‘salsicciotto’ pari ad un peso di chilogrammi 2,100, è stato scoperto del materiale esplosivo denominato EXEM 100. L’esplosivo – molto pericoloso – ha una potenza di deflagrazione capace di raggiungere 5500 metri al secondo, così come attestato nella relazione del Nucleo Artificieri della Polizia di Stato di Bari immediatamente fatti sopraggiungere. Secondo gli specialisti della Polizia la sostanza esplosiva sarebbe potuta esplodere se esposto a calore intenso, urti violenti, attrito o scarica elettrica. Armillotta  è stato quindi condotto in Commissariato e tratto in arresto per la detenzione del materiale esplosivo
false

COMMENTI

WORDPRESS: 0