Allattamento al seno: sette giornate di sensibilizzazione

Si svolgeranno dal 1 al 7 di ottobre a livello mondiale le giornate di sensibilizzazione sull’allattamento al seno.
A Manfredonia – la giornata dell’allattamento al seno avrà una attenzione particolare: giovedì 3 ottobre, alle ore 18.00, è previsto un dibattito a palazzo Orsini per discutere sul tema e contestualmente – è attesa l’apertura di ben quattro Baby Pit Stop, quattro aree mamma bambino, punti sosta sparsi nel comune sipontino dedicati al cambio del pannolino, all’allattamento e a momenti di necessità. I luoghi destinati alle aree pit stop sono nella libreria “Nella pancia della balena”, in Biblioteca comunale, nel Teatro Comunale “Lucio Dalla”, nel LUC (Laboratorio Urbano Culturale “Peppino Impastato”). “Ci saranno altri luoghi – dice l’Assessore Paolo Cascavilla – che hanno mostrato interesse e nei prossimi giorni inviteremo altri soggetti pubblici ad aderire a un’ iniziativa che aiuta le mamme e non costa nulla… Stiamo ora definendo i contorni di una prossima iniziativa che riguarderà anche i trasporti, considerato che ci sono difficoltà per le mamme con carrozzino, ed anche per i disabili, a utilizzare i mezzi pubblici”.
Si tratta di un’iniziativa che prende vita proprio durante la diffusione dei risultati di un’indagine effettuata da un’equipe di ricercatori sulla nutrizione del neonato che raccomandano – a livello psicologico, ma soprattutto alimentare – l’allattamento materno.
L’OMS – L’Organizzazione Mondiale della Sanità – e altri organismi internazionali si sono espressi sulla necessità di scoraggiare l’allattamento artificiale e lo hanno fatto attraverso una serie di richieste – piuttosto esplicite – alle ditte produttrici: aboliti gli sconti e le campagne d’informazione e pubblicitarie scorrette.
Un invito rivolto soprattutto ai Paesi svantaggiati: l’obiettivo degli organismi internazionali è quello di giungere entro dieci anni al 50% di mamme che allattano, un traguardo che – se raggiunto – salverebbe circa 250.000 bambini all’anno. Raccomandazioni che non vedono esclusa l’Italia: anche qui è infatti presente una tenenza incline alla sostituzione rapida del latte materno.
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