Scontro acceso al Comune sulle progressioni di carriera

Dipendente: “violate le procedure amministrative,  le valutazioni di merito verranno riservate alla sede giurisdizionale” L’estate si sa è un momento

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Dipendente: “violate le procedure amministrative,  le valutazioni di merito verranno riservate alla sede giurisdizionale”

L’estate si sa è un momento in cui, si assopiscono le procedure e le attività lavorative, ma per il Comune di Manfredonia, il sol leone è stato teatro di un’accesa diatriba tra alcuni dipendenti e funzionari amministrativi, che continua a tener banco fino ad oggi. L’oggetto del contenzioso  la selezione interna per l’attribuzione di 34 posizioni economiche mediante progressione economica orizzontale – anno 2010.

La denuncia, a mezzo stampa, arriva infatti da una dipendente comunale, la signora  M.P. Accarrino, che dopo esser risultata prima classificata ( per 1 posto) nella graduatoria relativa alla progressione orizzontale da D3 a D4, con punteggio 86.5, è stata retrocessa dopo un ricorso formulato da un’altra dipendente, senza nessuna possibilità di controdeduzione e senza la possibilità, prima, di poter avviare un dialogo tra le parti.

Dialogo, non concesso, secondo la Accarino, da parte del Segretario Generale, che, in maniera del tutto autonoma e senza il parere del Dirigente, dell’Assessore al Personale o del Nucleo di Valutazione, avrebbe modificato la graduatoria, già approvata in precedenza dallo stesso e dalla Giunta Comunale, attribuendole la seconda posizione.

“In analoghi casi di ricorso rispetto alla graduatoria approvata, l’Amministrazione Comunale ha sempre inteso escludersi da ogni controversia di natura amministrativa o civile, demandando le azioni giudiziarie alle figure dei dipendenti coinvolti e quindi è la prima volta che su semplice richiesta di una dipendente viene modificata una graduatoria già approvata senza attivare un dialogo tra le parti” sostiene la Accarrino.

Nel frattempo infatti, la dipendente attraverso il suo Sindacato di riferimento, l’USPPI, ha richiesto diversi incontri con i diversi funzionari amministrativi e rappresentanti istituzionali al fine di annullare il provvedimento adottato, “in palese spregio – si legge nella richiesta ufficiale di incontro urgente USPPI – della normativa regolante tanto la procedura di riesame dei provvedimenti adottati, quanto di quella contenuta nel vigente contratto collettivo decentrato integrativo di lavoro”, ma ad oggi ancora nulla.

“Oltre all’ingiustizia subita – dichiara la Accarrino-  vi è un doppio errore, poiché oltre ad non essere stata annullata o modificata la scheda di valutazione e quindi risottopostami per eventuali osservazioni e quindi senza poter chiedere il supporto del nucleo di valutazione, la determinazione n. 911 del 15/07/2013 – continua – prevede che la sottoscritta risulti, dopo la modifica del punteggio, seconda in graduatoria. La cosa risulta errata in quanto a parità di punteggio, per una questione di età ed anzianità di servizio sarei dovuta scivolare al quinto posto”.

aldo gatta usppiCiò che si contesta è pertanto la procedura con cui si è proceduto alla rettifica della graduatoria, da parte del Segretario Generale, “poi nel merito si entrerà dopo e nelle sedi adeguate – spiega Aldo Gatta, coordinatore cittadino USPPI- abbiamo già interpellato la Direzione provinciale del Lavoro e  la Prefettura , per far chiarezza sulla questione, ma abbiamo intenzione di andare a fondo in questa storia – prosegue Gatta – attraverso il ricorso all’autorità giudiziaria, per verificare eventuali responsabilità penali”.

Ovviamente il Segretario Generale, il dott. F.G. Fiorentino, non ci sta a quella che lui definisce un’ingiusta pressione mediatica e politica, da parte dell’Accarrino e del Sindacato di riferimento, ed in una rapida interlocuzione telefonica, motiva brevemente il suo operato: ” Io rappresento un organo di controllo e non politico, pertanto se una dipendente ha posto un ricorso  e si è accertato che alla signora Accarrino era stato erroneamente attribuito un punteggio sulla base di idoneità conseguite in concorsi pubblici ma che rientrano in una categoria funzionale inferiore, era mio  dovere attivarmi affinchè venisse ripristinata al più presto una situazione di giustizia ed equità tra i dipendenti.  I documenti e le tabelle relative ai Contratti Collettivi Nazionali parlano chiaro.”

Luisa Buonpane
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