Comitato Mare Nostrum contro eolico al largo di Manfredonia: “ecco cosa possiamo fare”

Saremo in piazza del popolo a Manfredonia il 15/6/2013 tutto il giorno e stiamo organizzando un’incontro monotematico a Palazzo Celestini. Presso il

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Saremo in piazza del popolo a Manfredonia il 15/6/2013 tutto il giorno e stiamo organizzando un’incontro monotematico a Palazzo Celestini.
Presso il Ministero dell’Ambiente è depositato un progetto di costruzione che riguarda la realizzazione di un parco eolico offshore da realizzare nelle acque prospicenti le coste del parco nazionale del Gargano e si affaccia sui comuni di Vieste,Mattinata,Monte S. Angelo,Manfredonia,Zapponeta,Margherita di Savoia e Barletta.

La proponente del progetto è la società Parco Eolico Marino Gargano Sud s.r.l. con sede legale a Torremaggiore (FG) con partecipazione quasi totale della Wpd AG spa, gruppo tedesco che produce generatori della Siemens con stabilimento in Germania e dalla Seanergy srl,societa di Torremaggiore (FG) che ha chiesto la concessione alla Capitaneria di Porto di Manfredonia per 50 anni (già concessa).

Nello specifico la costruzione,direzione,manutenzione è affidata a tecnici specializzati tedeschi e per otto mesi a operai del luogo per all’assemblaggio.
Il parco eolico non necessita di molta manutenzione,quindi pochissimi posti di lavoro.
Il parco prevede l’istallazione in mare di 95 pale eoliche di circa 90 metri di altezza,si estende per 14 km,copre un’area di 77,15 kmq,con un perimetro di 40,23 km,per intenderci in quest’area entra tutta Manfredonia,Mattinata e Zapponeta e stiamo larghi.
Dopo la fine della costruzione del parco (otto mesi) l’impianto produrrà 2.495 TWh/anno,corrente per 250.000 famiglie e un fatturato minimo di 2,5 miliardi per 25 anni, un miliardo l’anno.
Non sono state istituite delle royalty per il danno ambientale e quindi nulla è dovuta a titolo di aggio per i comuni coinvolti.
In Puglia produciamo in questo momento energia elettrica più del nostro fabbisogno. Infatti alcune pale eoliche in situazioni metereologiche ventose,vengono spente per preservare ilsovraccarico di energia elettrica. La linea elettrica è sottodimensionata per assorbire la grande quantità di energia elettrica prodotta allo stato attuale e lo sarà ancora di più in futura per l’ulteriore carico di 2.495 TWh/anno.
Dopo aver tappezzato il territorio della Capitanata con pale eoliche,adesso le società, non avendo più spazio dove posizionarli, hanno pensato bene di sfruttare il vasto mare del Golfo di Manfredonia.

Forse, se si iniziava al contrario era meglio.

La Regione Puglia si è già espressa con un parevole sfavorevole,ma l’entità del progetto ha indotto le società coinvolte a sovvertire il parere negativo della regione con un ricorso al Tar Puglia(vinto).

Sappiamo tutti che è importante oggi creare energia dalle fonti alternative per ridurre la CO2 in atmosfera. Quello che non possiamo concepire è l’eccessiva speculazione esfruttamento del territorio,specie in zone di alto valore naturalistico come il Parco del Gargano e le zone umide del lago Salso.

Il nostro territorio ha abbondantemente fatto la sua parte quanto ad energie rinnovabili. Siamo chiamati a vigilare adesso e in futuro in questo delicato campo, soprattutto in totale assenza di un quadro legislativo di riferimento per il nostro Paese.
Immaginate lo “Junno”, quartiere storico di Monte Sant’Angelo che si affaccia sul golfo di Manfredonia,deturpato dalla nuova visuale paesaggistica sul mare tappezzate di ferraglia.
Come anche Mattinata che la maggior cittadina esposta al parco eolico,hanno cercato per anni di mantenere una struttura uniforme e consona alla cultura paesaggistica del posto, e poi,si vedono in mezzo al mare spuntare queste pale come funghi a vista d’occhio.
I turisti che usano i barconi per visitare le grotte del Parco del Gargano,adesso possoro,con un incremento del prezzo del biglietto visitare 77,15 kmq di “PARCO DI FERRAGLIA”
Queste società invadono il nostro meraviglioso mare con Mulini a vento alla Don Chisciotte è assolutamente aberrante.
Da cenni storici,la città di Manfredonia rinasce dalla vecchia Sipontum che porta il nome dalle seppie che vengono a depositare le uova nel nostro golfo,favorendo un periodo buono diripopolamento della specie e garantendo ai pescatori un entrata economica di sostentamento.
In futuro le vibrazioni delle pale porteranno le seppie a depositare le uova in altre zone.
La pesca già povera per una serie di problemi legati ai costi di carburante,tasse,mercati ittici gestiti male.ecc., deve adesso, affrontare una decurtazione di “area vicina” (77,15 kmq) a discapito dell’armatore con maggiori costi di gasolio.
Inoltre,le migrazioni degli uccelli passano proprio in queste rotte,migrano in auturno nei Balcani e ritornano in primavera nelle zone umide del lago Salso inserita nel Parco nazionale del Gargano.
Nella relazione tecnica depositata sul portale web del Ministero dell’Ambiente,alla voce VIA (valutazione impatto ambientale) non viene inserito il radar,utile per lo spegnimento delle pale in caso di avvicinamento di stormi.

Questi sono solo dei piccoli esempi del danno che creerebbe il parco eolico.

Alla luce dei fatti che vedono gli impianti di trasporto dell’energia elettrica sotto-dimensionati dalla mole di energia prodotta che rendono inutili l’attivazione di nuovi altri impianti in codesti territori,considerato che viene disminuito il parco nazionale del Gargano con un impatto visivo non indiferrente e visto le rotte migratorie delle varie specie di uccelli che vengono a svernare nelle nostre zone umide, calcolando anche il danno che si verrà a creare a tutti gli operatori della pesca, chiediamo a tutte le associazioninaturalistiche,cooperative di pesca,operatori del turismo, cittadini e ai politici di tutti i schieramenti,di dire BASTA allo scempio che si sta attuando nel nostro territorio.

 

Cosa possiamo fare noi?

In questo momento, ovvero sino alla scadenza del 26 giugno 2013, il Ministero dell’Ambiente sul singolo progetto di pale eoliche offshore di Manfredonia, raccoglie le osservazioni di tutti i singoli cittadini o dei comitati dei cittadini e associazioni.
Dopodiché il Ministero elaborerà la VIA ( valutazione impatto ambientale) di cui può confermare la valutazione degli esperti di settore che hanno espresso già negativamente la valutazione del VIA regionale, che rimane puramente consultivo, o dare al contrario il via libera al progetto.

Per guadagnare tempo e fare in modo tale che venga confermata la bocciatura della Regione, dovremmo inviare segnalazioni ed osservazioni pregnanti al progetto sul sito del Ministero. DGSalvaguardia.ambientale@pec.miniambiente.it

segnalazioni che possono fare:

sia singoli cittadini sia comitati di cittadini (non politici o amministratori).

Inviando per ogni singola categoria di associazione o singolo cittadino le motivazioni pregnanti, favorendo la commissione ambiente ad una decisione sfavorevole al progetto.

Più email riceve il Ministero dell’Ambiente più possibilità ci sono per un buon fine dell’iniziativa di protesta.

Il Ministero è tenuto a rispondere ad ogni osservazione pregnante, giunta in tempo, motivandone la risposta.

Successivamente entrano in gioco i nostri “cittadini portavoce” (politici) in Parlamento già coinvolti nell’iniziativa: o con un question time in Commissione e in Aula oppure con unainterrogazione urgente da fare direttamente al Ministro dell’ambiente Andrea Orlando.

Intervento da fare nella prima decade di luglio, ovvero prima che il Ministero dia il proprio esito al progetto, per fare le giuste pressioni, facendo leva sia sulle osservazioni dei cittadini sia sul parere negativo già rilasciato dalla Regione Puglia.

In questi giorni scenderemo in piazza per sensibilizzare il Comune di Manfredonia e chiediamo a tutte le associazioni,cooperative e cittadini di presenziare fisicamente per evidenziare e far conoscere le iniziative del comitato cittadino.

 

L’invito fontamentale e urgente è di inviare osservazioni concrete con un’email a DGSalvaguardia.ambientale@pec.miniambiente.it prima del 26/06/2013.
L’invio deve essere fatto con un email personale PEC (posta elettronica certificata).
Invitate più persone a mandare l’email al Ministero.
Grazie della cortese attenzione e vi auguro a tutti di lavorare insieme per il nostro mare.
VIGOLI DINO
Comitato Cittadino Mare Nostrum

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