Un numero elevato di famiglie residenti nei nuovi comparti edilizi di Manfredonia, questo è il dato, destinato a crescere negli anni a venire, che ha
Un numero elevato di famiglie residenti nei nuovi comparti edilizi di Manfredonia, questo è il dato, destinato a crescere negli anni a venire, che ha spinto lo scorso 8 Novembre, l’Associazione di Volontariato “Noi Manfredonia”, nata per la tutela dei diritti civili dei cittadini residenti nei nuovi comparti (Ca1, Ca2, Ca4, Ca5 e Ca9), a richiedere, con una missiva all’Amministrazione Comunale, che siano istituite in ciascun comparto delle fermate per i mezzi di trasporto pubblico e che le stesse fermate siano di fatto agevolmente fruibili dai residenti, al fine di consentire a tali cittadini gli indispensabili spostamenti quotidiani verso il resto della Città.
Il documento, indirizzato al Sindaco e all’Assessore alla Sicurezza, Pubblica Istruzione e Sport (con delega al sistema dei trasporti pubblici in collaborazione con l’Assessorato all’urbanistica) Anna Rita Prencipe, all’Assessore Pianificazione Urbanistica e Assetto del Territorio, Matteo Palumbo e per conoscenza alla COTRAP di Bari, trae origine dalla considerazione che nei comparti in oggetto sono ad oggi completamente indisponibili i servizi privati e pubblici di interesse (scuole, uffici pubblici, servizi postali, tabacchi, farmacie, vendita al dettaglio di alimenti, frutta e verdura, etc.), da cui deriva l’assoluta necessità di spostarsi quotidianamente (anche più volte durante la stessa giornata) in altre zone della Città per approvvigionarsi dei beni di primaria necessità nonché per svolgere le attività di routine (studio, lavoro, impegno sociale) o altre attività (svago, shopping, visite parentali, etc…).
Per cui, essendo ad oggi tali comparti non asserviti dal servizio di trasporto pubblico, i residenti di tale area sono costretti a raggiungere le fermate dei mezzi di trasporto pubblico urbano attualmente fruibili che distano circa 700 metri dalla parte più vicina, con punte di oltre 2 chilometri per le abitazioni ricadenti nelle parti più distanti, con notevole disagio per quest’ultimi, viste le strade non asfaltate e/o prive di marciapiedi e di adeguata segnaletica orizzontale in cui transitano veicoli ed autoveicoli (anche a velocità sostenuta) e con scarsa od inesistente illuminazione.
“Da ciò deriva – si legge nella lettera- notevole pregiudizio esistenziale nei confronti dei residenti nei Comparti in esame che non dispongono di proprio ed idoneo mezzo di locomozione per raggiungere le altre zone della Città o che utilizzano i mezzi pubblici per contribuire alla riduzione del traffico veicolare; vi sono ampie zone non ancora asservite dalla pubblica illuminazione poste tra l’ingresso dei suddetti comparti fino alle fermate più vicine, che configurano grave rischio per i residenti”.
Luisa Buonpane
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