Il vandalismo dei soliti ignoti

Non si ferma l'ondata di atti vandalici che da troppo tempo si registra in città. Dopo aver colpito aiuole, illuminazione, parchi gioco ed altri beni

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Vangelo del 07/05/2023
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Non si ferma l’ondata di atti vandalici che da troppo tempo si registra in città. Dopo aver colpito aiuole, illuminazione, parchi gioco ed altri beni della comunità nei giorni scorsi i “soliti ignoti” si sono sfogati su Viale dei Cappuccini, nelle immediate vicinanze del Cimitero, distruggendo parzialmente panchine e asportando numerosi cestini portarifiuti presenti.
“Con profondo rammarico – dice il primo cittadino di Manfredonia, Angelo Riccardi- mi trovo costretto, ancora una volta, a stigmatizzare e condannare questi episodi di vandalismo che continuano a essere perpetrati danneggiando gli arredi cittadini. A volte mi sento un po’ come Don Chisciotte contro i mulini a vento, ma non intendo assolutamente rinunciare nel proseguire l’azione di condanna invitando i cittadini non solo a rispettare le regole ma anche a collaborare per evitare questi scempi. Il senso civico, il rispetto delle leggi, la fiducia nelle istituzioni sono tutti ingredienti essenziali per una buona convivenza”.
“Per quanto è vero che laddove non arriva il senso civico del singolo – continua il Sindaco Riccardi – deve sopperire l’Amministrazione, è altrettanto vero che risulta ogni giorno più difficile stare dietro ad un fenomeno così frequente. Sembra quasi che ciò che è di tutti non ci appartiene o non ci riguardi. E’ un modo sbagliato di vivere nella città. Tutto quello che è pubblico è nostro, tutti i soldi che si spendono per pulire, riparare e mantenere il decoro della città sono di noi tutti, né mi convince la continua richiesta di presenza dei vigili urbani. Non possono essere sempre dappertutto”.
Il Sindaco richiama tutti alle proprie responsabilità civili dicendosi certo che “Il cambiamento può e deve esserci, far sentire la propria disapprovazione verso chi non ha senso civico è un dovere di tutti. Non segnalare o, peggio ancora, girare lo sguardo da un’altra parte in presenza di un gesto incivile, equivale a condividerlo”.
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