Poste: intoppi e ritardi.

L'utenza è arrabbiata e infastidita, ma nonostante tutto ciò, per il management di Poste Italiane va tutto bene, malgrado che il disastro, oramai, sia

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L’utenza è arrabbiata e infastidita, ma nonostante tutto ciò, per il management di Poste Italiane va tutto bene, malgrado che il disastro, oramai, sia sotto gli occhi di tutti, con la posta che arriva a singhiozzo (se arriva) nelle case dei cittadini’ commenta Antonio Lepore, segretario generale del sindacato SLP Cisl di Foggia.

Per Lepore 350 portalettere in una provincia abitata da 700mila residenti, vale a dire uno ogni duemila abitanti, non sono sufficienti a garantire un adeguato e puntuale servizio all’utenza.

La conferma – sempre secondo Lepore – sarebbe arrivata questa estate quando ‘nonostante sia in essere un accordo con cui l’azienda è tenuta a chiamare risorse flessibili per la sostituzione dei portalettere in ferie, tutto il periodo è stato coperto nella migliore delle ipotesi con il ricorso all’abbinamento zone dei pochi postini presenti (ciò significa con portalettere costretti a servire anche 2-3 zone di recapito al giorno) e con l’assunzione di sole 3 unità in più per tutta la provincia e a part-time (Foggia capoluogo, dove le zone di recapito sono più 60 per un territorio da servire di oltre 150.000 abitanti solo due), o meglio lasciando a terra per giorni la corrispondenza’

Non sarebbe migliore la situazione a Manfredonia dove, nonostante stia nascendo una nuova area abitativa che a regime vedrà residente una popolazione di oltre 2.000 famiglie e numerose attività artigianali e industriali, non ci sarebbe traccia di rinforzamento dell’organico che sarebbe già carente così.Sulla questione e sulla richiesta di intervento da parte del sindacato di categoria, tarderebbero persino ad arrivare le risposte dei parlamentari di Capitanata.

‘A fronte di tutto ciò e della situazione sopraelencata, visto che chi scrive è uno tra quei cittadini che è stato costretto personalmente ad andare a ritirare la posta in ufficio visto che la buca della lettere era ormai impolverata da tempo, l’SLP-CISL (unitamente alla SLC-Cgil e al Failp-Cisal), ha deciso di proclamare lo SCIOPERO di tutte le prestazioni aggiuntive e straordinarie dal 14 settembre al 13 ottobre 2012, e dello sciopero dell’intera giornata lavorativa per il giorno 12 ottobre 2012, con la conseguente chiusura degli Uffici Postali (anch’essi messi molto male) oltre che di tutti i servizi riguardante il Recapito.

Ancora una volta, siamo costretti a chiedere comprensione e pazienza alla cittadinanza che subirà per l’ennesima volta disservizi e disagi, ma il tutto è fatto nell’ottica di recuperare qualità e dignità sia per il servizio offerto all’utenza sia per la salvaguardia e tutela dei lavoratori e del loro posto di lavoro, che ormai nella nostra provincia latita da tempo’.
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