Conunicato stampa della Federazione di Centro

Con una nota non firmata sulla gazzetta del mezzogiorno del 5 agosto 2012 , il segretario generale del comune di manfredonia giustifica, con dovizia d

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Con una nota non firmata sulla gazzetta del mezzogiorno del 5 agosto 2012 , il segretario generale del comune di manfredonia giustifica, con dovizia di decreti , regolamenti di contabilita’, testi unici ecc…perche’ la non ammissione dell’ emendamento del consigliere troiano sull’imu nell’ultima seduta di consiglio comunale. Detta nota non e’ presente sul sito del comune di manfredonia neanche suoi comunicati stampa.

Dobbiamo presumere che sia una iniziativa personale? Se cosi  fosse supponiamo che lo stesso entri nell’agone politico?

abbiamo chiesto a sua eccellenza il prefetto un incontro per  esporre ,con dovizia di documentazione, atti, registrazioni audio visive, verbali di sedute, le reiterate violazioni dello statuto comunale e dei regolamenti che regolano lo svolgimento della assemblea elettiva del comune , che rappresenta la volonta’ popolare della citta’ di manfredonia.

in quella sede, se vorra’, esplicitera’ il suo autorevole  parere.  Anche il diniego che ha dato nel consiglio comunnale del  16 maggio?  Anche la documentazione dei revisori che e’ pervenuta’ 3 giorni prima del consiglio comunale? Anche la non pubblicazione delle delibere 170 ed altre del 21 giugno che sono atti propedeutici all’approvazione del bilancio e pubblicate successivamente  (dietro nostra formale protesta) alla convocazione del consiglio comunale?  In verita’, in quel consiglio aveva parlato di termini di 10 giorni come  rilevabile dalle registrazioni audio video e non di 5 giorni come affermato nella nota ( cosa impossibile perche’ il consiglio e’ stato convocato  successicvamente) inoltre ,come fa a valutare un emendamento se non e’ stato possibile presentarlo ed argomentarlo? Dove per informazione pubblica l’emendamento  prevedeva saldi invariati senza stravolgere il bilanco stesso.

lasciamo alla politica le risposte politiche . La domanda e’ sempre la stessa: e’ possibile una normale dialettica politica all’interno della citta’? Sopratutto nella sua massima espressione  elettiva che e’ il consiglio comunale ? E se non la si esercita in quel consesso ( ormai evento raro ) e con quell’argomento , il blancio dove si esplicita’? La risposta deve venire dalla politica e non con tutto il rispetto dall’alta   burocrazia. La  cittadinanza deve conoscere le decisioni che influenzeranno  il futuro della loro vita e quella delle future generazioni.
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